Germania, Portogallo: elezioni all’insegna dell’astensionismo

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Le elezioni politiche svoltesi in Germania e in Portogallo hanno avuto come risultato la conferma dei capi di governo in carica, ma sono stata entrambe caratterizzate da percentuali di astensionismo mai registrate prima nella storia dei due Paesi.
In Germania gli elettori hanno dato segnali piuttosto chiari: fiducia confermata alla cancelliera Angela Merkel, anche se il suo partito (CDU) ha perso leggermente consensi, ma spostamento a destra della coalizione di governo, che vedrà   i liberali (FDP) in forte crescita prendere il posto dei socialdemocratici (SPD) che crollano ai minimi storici. Finisce dunque la Grande coalizione ed è stata accontentata la cancelliera Merkel che chiedeva agli elettori la possibilità   di creare una coalizione di governo più omogenea e stabile. Ora sarà   il vero vincitore di queste elezioni, il liberale Guido Westerwelle, a influenzare la politica del governo tedesco e forse a ricoprire la carica di ministro degli Esteri. Va perಠsottolineato che il leader liberale è un convinto europeista, vuole una linea tollerante e multiculturale, l’integrazione degli immigrati ed è favorevole all’ingresso della Turchia nell’UE. L’esito delle elezioni tedesche ha perಠevidenziato anche una crescita della sinistra radicale (Linke) e dei Verdi, che insieme raggiungono ormai in percentuale di voti la SPD spostando a sinistra l’asse della nuova opposizione.
Anche in Portogallo le elezioni hanno sostanzialmente confermato il governo uscente, ma in questo caso si tratta dei socialisti del premier Josà© Socrates che nelle elezioni europee del giugno scorso avevano subito una pesante sconfitta. Affermazioni anche di sinistra radicale e ambientalisti e, a destra, dei populisti che all’opposizione sottraggono voti ai socialdemocratici (che in Portogallo hanno una collocazione di centro-destra). Ma colpisce soprattutto l’astensionismo, che secondo i primi dati dovrebbe aver superato il 40%: si tratta di un record negativo assoluto per un’elezione politica in Portogallo dall’avvento della democrazia nel 1974.

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