Free4EU: “No alle porte chiuse” Ist. Professionale Statale “Velso Mucci” Bra

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Oggi quando si parla di Unione Europea si rischia di far passare dei messaggi fuorvianti in quanto si associa la stessa a concetti o situazioni che, non sempre a ragione, sono interpretate negativamente dagli individui anche per l’azione forse non sempre scevra di critiche dei mass media. Così oggi per molti Unione Europea significa burocrazia di Bruxelles, liberalismo più o meno sfrenato, politiche di rigore finanziario, disinteresse verso i problemi che al nostro paese pongono gli sbarchi sulle sue coste e via dicendo.

Se è innegabile che le contraddizioni e le complessità che specialmente negli ultimi anni hanno caratterizzato il processo di integrazione comunitaria fanno sì che oggi l’Unione Europea sia anche questo, è però altrettanto innegabile che voler ricondurre l’Unione Europa unicamente a siffatte criticità equivale a guardare alla costruzione comunitaria solo in superficie, prescindendo da quelli che ne sono i contenuti più pregnanti.

Europa significa innanzitutto pace fra gli Stati, solidarietà tra i popoli, rispetto degli individui. E sulla base di questi valori che in passato l’allora Comunità Europea ha saputo ricostruire non solo materialmente ma anche spiritualmente un continente che si era suicidato in virtù di due guerre mondiali e dei totalitarismi sorti nel periodo tra i due conflitti. Ed è sempre sulla base di questi valori che l’Unione Europea prima ha potuto accogliere al suo interno molti di quei popoli dell’Est che avevano vissuto per quattro decenni sotto le dittature del socialismo reale ed oggi può presentarsi a livello internazionale come un soggetto credibile che si impegna a favore della pace del mondo.

Appare dunque importante che le generazioni di oggi comprendano veramente cos’è l’Europa e si distacchino dai quei movimenti politici populisti che riescono a fare breccia in una buona parte dell’elettorato mostrando un qualunquismo rivolto contro l’Unione Europea. Comprendendo l’essenza intima del processo di integrazione europea, si potrà capire che il futuro del nostro Paese nel bene o nel male non può essere disgiunto da quello dell’Europa e che tutti noi dobbiamo impegnarci attivamente nel campo della politica e della società civile per superare quelle problematicità della costruzione europea denunciate magari da più parti senza che però a ciò segua un impegno concreto dei singoli individui per risolverle veramente.

In provincia di Cuneo (e non solo) deve in proposito segnalarsi la preziosa attività dell’associazione APICE (Associazione per l’incontro delle culture in Europa) fondata nel 2005 da Franco Chittolina allo scopo di sensibilizzare le persone sui valori di cui l’Unione Europea è portatrice. Un ruolo assai meritorio se si pensa che deve contrapporsi a quelle prese di posizioni demagogiche di uomini politici e di mass media che, tanto in Italia tanto all’estero, cercano di colpire l’opinione pubblica con argomentazioni ad effetto ma prive di sostanza.

Da due anni APICE, grazie all’immancabile sostegno a favore del territorio della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, è promotore del progetto “PACE (Partecipazione e Cittadinanza Europea)” mirante a coinvolgere insegnanti ed alunni delle scuole cuneesi di ogni ordine e grado. Il progetto prevede la formazione degli insegnanti attraverso appositi incontri e la realizzazione di attività didattiche sulle classi condotte dallo staff dell’associazione. Quest’anno le attività didattiche hanno posto particolare attenzione ai temi dell’immigrazione e dell’accoglienza ed hanno certamente travalicato le tematiche legate all’Unione Europa nell’intento di dimostrare ai più giovani che quelli che chiamiamo genericamente “immigrati” o “stranieri” sono semplicemente persone meno fortunate di noi che scappano dalle guerre e dalla fame e verso i quali quindi bisogna mostrare sentimenti di solidarietà e non certo di chiusura.

Al progetto PACE è stato legato un concorso denominato “Free4EU” avente ad oggetto la produzione ad opera degli studenti di elaborati artistici di vario tipo attorno al tema della libertà di circolazione delle persone in Europa che mai come in questi anni, tra gestione dei flussi migratori e Brexit, sembra essere stata messa in discussione..

L’opportunità di riflettere attorno i temi della cittadinanza europea è stata colta da un gran numero di scuole della provincia. Hanno, infatti, aderito al concorso sei istituti comprensivi (IC Villanova Mondovì IC Centallo-Villafalletto, IC Govone, IC “Soleri” Cuneo, IC Canale, IC Chiusa Pesio) ed undici tra istituti superiori ed agenzie formative (Liceo “Vasco-Beccaria -Govone” Mondovì, IIS “Grandis” Cuneo, IIS “Soleri-Bertoni” Saluzzo, ITIS  “Rivoira” Verzuolo, Ist. Tecnico Agrario “Virginio” Cuneo, Ist. Professionale “Donadio” Dronero, Ist. Professionale “Mucci” Bra, ITCS “Bonelli” Cuneo, IIS. “Umberto I” Alba – Sede Associata di Grinzane Cavour, Liceo “Peano-Pellico” Cuneo, A.F.P. Verzuolo – Dronero – Cuneo). I gruppi di alunni partecipanti sono stati in totale cinquantasei.

A guardare i numeri si può certamente dire che l’esito del concorso, e del progetto che ne sta a monte, è stato un successo. Tuttavia, non ci può limitare unicamente all’aspetto numerico, essendo doveroso risaltare la qualità degli elaborati presentati dai gruppi partecipanti, segno che gli allievi hanno voluto impegnarsi nel migliore dei modi su questioni rilevanti per il futuro dell’Europa e, quindi, anche per il loro.

La relativa cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 22 marzo presso il cinema Monviso a Cuneo ed ha visto la proclamazione per le scuole superiori e i CFP dei sei gruppi di studenti vincitori un viaggio studio a Trieste e Lubiana. Il primo posto è andato ad un gruppo dell’ITIS di Verzuolo che ha presentato un bellissimo video musicale (gli altri gruppi vincitori appartengono al Liceo “Vasco-Beccaria-Govone”, all’IIS “Grandis”, all’IIS “Soleri,” all’ITCS “Bonelli”). Per gli istituti comprensivi è risultato vincitore di un viaggio a Ventimeglia l’Istituto Comprensivo di Villanova Mondovì.

Ad ogni modo, proprio i pregevoli lavori presentanti dagli studenti hanno messo in difficoltà la commissione giudicatrice la quale ha ritenuto giusto riconoscere una menzione speciale per alcuni gruppi i cui altri elaborati, pur non risultando vincitori, sono comunque apparsi rimarchevoli.

Tra i gruppi saliti sul palco si segnala quello formato da cinque allieve della classe IV B dell’Istituto Professionale “Mucci” di Bra (Laura Abrate, Alessandra Bertero, Alice Lanzoni, Elisa Mourglia, Elisabetta Vivaldi) il cui video “No alle porte chiuse” è stato premiato con una menzione speciale per l’immediatezza del messaggio e l’efficacia comunicativa. Un risultato non sicuramente da sottovalutare visto l’accennato riscontro in termini di partecipazione che il concorso ha avuto.

Certo le ragazze del “Mucci” avrebbero preferito il viaggio studio ma potranno sempre riprovare a vincerlo il prossimo anno a conferma del fatto che per loro, come per i loro coetanei, l’Europa ci sarà sempre.

Prof. Ivano Paola

Ist. Professionale Statale “Velso Mucci” Bra

 

Vedi i video proposti dalle scuole:

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