Francia, ultimi giorni di campagna per il Sì

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Gli ultimi tentativi di sovvertire i sondaggi che danno ancora in vantaggio il No hanno visto impegnati esponenti del mondo politico sindacale, Capi di Stato e Commissari Europei.
Il 18 maggio il PSE ha organizzato una manifestazione a cui hanno preso parte anche Josep Borrell, presidente del Parlamento, Margot Wallstrà ¶m, Vicepresidente della Commissione e John Monks, Segretario della Confederazione Europea dei Sindacati); Il giorno successivo i Capi di Stato e di Governo di Francia, Germania e Polonia hanno rilasciato una dichiarazione congiunta a favore del Trattato, sottolineando che una rinegoziazione successiva al No francese è «una pura illusione».
Nella stessa giornata i Commissari europei per gli Affari economici e finanziari (Joaquin Almunia) e per i Trasporti (Jacques Barrot) hanno prospettato, in caso di un No francese, una crisi politica europea che «nuocerà   alla ripresa economica». «Non ci sarà   un piano B» come conferma anche il Ministro francese agli Affari europei, Claudie Haignerà© che sottolinea la fragilità   dell’ «equilibrio del sistema di costruzione dell’UE» invitando alla prudenza.

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