Forum sulle politiche dell’apprendimento: garantire a tutti i cittadini europei un bagaglio di conoscenze e competenze comuni

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Il 7 e l’8 febbraio si è svolto il Forum in tema di politiche dell’apprendimento con l’obiettivo di individuare strategie e politiche comuni da applicare in tutti gli Stati membri, così da garantire una formazione permanente indirizzata agli adulti sotto qualificati

Sulla scorta della raccomandazione del Consiglio sui percorsi di miglioramento delle competenze per gli adulti lavoratori, il Comitato economico e sociale europeo (CESE) e il Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (CEDEFOP), hanno organizzato un Forum in tema di politiche dell’apprendimento con l’obiettivo di identificare nuovi strumenti e opportunità di formazione per adulti non sufficientemente qualificati.

Esso ha rappresentato uno stimolante luogo di dibattito fra gli Stati membri, dove operatori nel settore, rappresentanti politici e esponenti della società civile hanno potuto confrontarsi e scambiarsi idee e prassi per definire strategie e politiche in tema di miglioramento delle competenze e della formazione continua di tutti i cittadini europei, in particolare degli adulti con un basso livello di competenze alfabetiche, matematiche e digitali. L’idea di fondo di questa iniziativa parte dalla constatazione che possedere un minimo comune di competenze e di conoscenze sia utile non solo per rispondere alle richieste dal mondo del lavoro, ma anche per favorire una partecipazione attiva all’interno della società.

Sono infatti stimati a circa 64 milioni (25% della forza lavoro europea) gli adulti che per il loro basso grado di istruzione stanno patendo più a lungo le conseguenze della crisi economica e che, per la loro età, non possono usufruire delle opportunità garantite ai giovani da molti programmi dell’Unione europea, per esempio quelli pensati in tema di sostegno all’occupazione o di mobilità per motivi di studio.

Anche i giovani che abbandonano la scuola sono stati al centro del dibattito sviluppatosi durante il Forum poiché considerati come soggetti a rischio di diventare adulti low-skilled. A questo proposito, uno studio del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale ha evidenziato come l’attivazione di programmi di formazione professionale incoraggino i giovani a continuare nella loro formazione.

In conclusione, le esigenze emerse durante il Forum riconfermano gli orientamenti suggeriti nella raccomandazione del Consiglio del 2016 e cioé la necessità di una cooperazione fra Istituzioni europee e Stati membri nel condurre un’operazione congiunta di ricognizione delle competenze richieste, nel ripensare programmi di intervento e di formazione educativa continua  comuni e nell’istituire sistemi di validazione e riconoscimento eguali e capaci di dare valore anche alle competenze acquisite in ambienti non formali.

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