Eurobarometro sulle elezioni europee

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Il 15% circa degli europei sicuramente non si recherà   a votare alle elezioni europee che si svolgeranno nei giorni 4-7 giugno prossimi, secondo quanto rilevato da un sondaggio Eurobarometro svolto tra gennaio e febbraio scorsi.
La percentuale di coloro che probabilmente andranno a votare è più elevata in Belgio (70%), Lussemburgo (62%), Danimarca e Malta (56%), mentre la percentuale di europei che sicuramente non andranno a votare è più elevata nel Regno Unito (30%), in Polonia (19%), in Lettonia, in Spagna e in Ungheria (18%). La fascia d’età   che ha meno probabilità   di andare a votare è quella degli studenti (il 27% di essi sicuramente non voterà  ), seguiti in generale dai giovani di età   compresa tra i 15 e i 24 anni (25%). Il 53% degli europei interpellati dal sondaggio si è dichiarato disinteressato alle elezioni europee, percentuale particolarmente elevata tra le donne e i giovani, questi ultimi particolarmente distanti dal voto europeo dal momento che circa il 70% non sa nemmeno quando si svolgeranno le elezioni.
Il 64% annovera tra le ragioni per non andare a votare la scarsa conoscenza del Parlamento Europeo, il 62% la sfiducia che il proprio voto possa cambiare le cose e il 59% l’insufficiente informazione. Il richiamo mediatico del Parlamento Europeo è più elevato in Slovenia (69%), Slovacchia (63%) e Finlandia (59%), più basso invece nel Regno Unito (22%), in Francia (24%) e in Italia (26%): la scarsa informazione sulle questioni europee da parte dei media italiani è sicuramente una delle cause per cui i cittadini interpellati in Italia risultano tra gli europei che meno conoscono ruolo e funzioni del Parlamento Europeo.
Sono più le donne degli uomini (61% contro 56%) a dichiarare di non essere abbastanza informate per andare a votare, mentre i cittadini tra i 40 e i 57 anni soprattutto lavoratori autonomi e manuali ritengono che l’Europarlamento non si occupi abbastanza dei problemi che li riguardano. Bassa la percentuale di coloro che sono contrari alla costruzione europea, più uomini che donne, mentre tra gli studenti solo il 10% ritiene questa una motivazione valida per non andare a votare.
Per quanto concerne i tre temi ritenuti più importanti nella campagna elettorale, poi, il 57% individua la disoccupazione (percentuale in forte aumento rispetto ai sondaggi precedenti), con punte oltre l’80% in Irlanda, Grecia e Portogallo; il 52% considera invece prioritaria la crescita economica e il 40% il potere d’acquisto.

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