Dichiarazione di Milano: investimenti sociali e riorganizzazione del Welfare

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Il 23 ottobre si è svolta a Milano la conferenza dal titolo “Promuovere l’innovazione per il progresso sociale: Proposte per le politiche europee” organizzata dal Gruppo attività diverse del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE).

Tra gli oltre 450 partecipanti erano presenti esperti e politici, ed è intervenuto come relatore anche il ministro del Lavoro e delle politiche sociali italiano Giuliano Poletti.

Tema centrale dell’iniziativa è stata la riflessione sulle necessità di riequilibrio dei sistemi di Welfare nel tempo della crisi.

Luca Jahier, presidente del “Gruppo attività diverse” del CESE, ha sottolineato la necessità di «agire ora» sotto la spinta dei «semplici numeri, come l’aumento del numero dei pensionati, i crescenti costi della sanità, gli alti tassi di disoccupazione, l’incremento della povertà infantile e giovanile».

«Lo Stato – ha concluso – non può risolvere questi problemi da solo: dobbiamo coinvolgere un maggiore numero di stakeholder».

Gli interventi hanno posto particolare enfasi sull’innovazione sociale quale strumento per riorganizzare e rifinanziare i sistemi di Welfare, rendendoli capaci di offrire vantaggi e servizi nei diversi settori e al livello regionale e nazionale. La riorganizzazione è stata individuata come pietra angolare del “Secondo Welfare”, modello sviluppato in Italia nell’ultimo decennio che identifica e coinvolge i diversi attori sociali ed economici capaci di fornire servizi complementari e risorse private attraverso investimenti nel sociale.

I lavori si sono conclusi con l’adozione della “Dichiarazione di Milano sulle Politiche europee per l’innovazione sociale”, in cui sono state raccolte le proposte concrete per il rinnovo dei sistemi di welfare e il rafforzamento della dimensione sociale dell’Unione Europea.

Le principali raccomandazioni riguardano la necessità di un approccio che guardi all’innovazione e all’investimento sociale come fattori di crescita da integrare nelle politiche di Welfare, anche attraverso l’attuazione del Pacchetto di investimenti sociali per la crescita e la coesione proposto dalla Commissione europea.

È inoltre ritenuto urgente uno sviluppo delle politiche pubbliche basato sull’istituzione di commissioni di esperti che possano stimolare la ricerca sull’innovazione sociale e sul coinvolgimento degli attori rilevanti della società civile in partnership che permettano di sfruttare pienamente il potenziale delle imprese di economia sociale e di rinforzare il ruolo delle comunità locali.

La Dichiarazione sottolinea l’importanza delle azioni di monitoraggio sia come strumento di misurazione sia come “archivio” di buone pratiche, e raccomanda infine l’inclusione di un’iniziativa prioritaria per le politiche di innovazione e investimento sociale nella revisione della strategia Europa 2020.

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