Il 24 agosto l’alto rappresentante ha rilasciato una dichiarazione a nome dei paesi UE, della Macedonia del Nord, Montenegro, Albania, Ucraina, Moldova, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Islanda e Liechtenstein, in cui esprime preoccupazione riguardo l’aggravarsi della crisi elettorale in Venezuela, e della brutale repressione del governo delle proteste di piazza.
L’Unione europea continua a esortare il Consiglio elettorale nazionale (CNE) del Venezuela a pubblicare e verificare in modo indipendente i verbali ufficiali delle votazioni (“actas”) di tutti i seggi elettorali. Sottolinea inoltre che, secondo quanto confermato dal gruppo di esperti delle Nazioni Unite, da quanto si evince dalle copie degli “actas” accessibili al pubblico, non Nicolás Maduro bensì Edmundo González Urrutia avrebbe vinto le elezioni presidenziali.
Nella dichiarazione viene ribadito che l’Unione europea continuerà a collaborare con i partner della regione per garantire che sia rispettata la volontà del popolo venezuelano espressa alle urne, nonché il diritto di tutti i venezuelani di manifestare pacificamente. Le violazioni dei diritti umani dovranno essere oggetto di indagini approfondite affinché i responsabili rispondano delle loro azioni.
Per approfondire: la dichiarazione integrale