Diari d’Europa #86 – Europa: a caccia di statue

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Europa: a caccia di statue

I movimenti antirazzisti esplosi negli USA hanno anche innescato proteste contro il colonialismo dell’Europa, una forma di processo tardivo ma dolorosamente fondato su abusi e sfruttamenti inumani e non solo nell’epoca “ufficiale“ dello schiavismo ad opera dei bianchi. In Europa la protesta ha un po’ ovunque preso di mira statue di personaggi ritenuti responsabili di quelle violenze. Ne hanno fatto le spese personaggi come re Leopoldo del Belgio, il celebre ministro Colbert in Francia, naturalmente Cristoforo Colombo a Barcellona, il gesuita Veira in Portogallo e, addirittura Churchill in Gran Bretagna. In Italia, nell’attesa che venga processato Giulio Cesare, è toccato a un personaggio di tutt’altro profilo, come il giornalista e scrittore Indro Montanelli. La condanna delle statue ad esporsi immobili le rende facili prede di cacciatori di memorie del passato. Da sperare che questa immobilità sia un punto di partenza verso un ritorno dinamico al passato, in grado di istruirci sulla storia che abbiamo alle spalle e che è sempre bene non dimenticare.