Deroghe alla libera circolazione: richiesta di Madrid, via libera di Bruxelles

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L’esecutivo europeo ha autorizzato le deroghe richieste il 28 luglio scorso da Madrid che riguarderanno i cittadini romeni che vogliano entrare in Spagna in cerca di lavoro e che saranno valide sino al 31 dicembre 2012.
Il commissario per l’Occupazione e gli affari sociali Là ¡szlà ³ Andor ha perಠprecisato l’eccezionalità   della decisione dicendosi convinto del fatto che «limitare la libera circolazione dei lavoratori europei non sia la risposta giusta per combattere tassi elevati di disoccupazione» e che «bisognerebbe impegnarsi per creare nuove opportunità   lavorative».
Andor ha inoltre espresso l’apprezzamento della Commissione per la tradizionale apertura dimostrata dalla Spagna nei confronti dei lavoratori di altri Paesi e ha manifestato la «comprensione» di Bruxelles per una richiesta che arriva in una «congiuntura particolare, caratterizzata da una situazione occupazionale drammatica e da un contesto finanziario estremamente difficile».
Il commissario ha inoltre fatto presente che nonostante l’introduzione di queste deroghe, consentite per altro dai Trattati di adesione, la Spagna resta uno degli Stati caratterizzati da maggior apertura nei confronti dei lavoratori provenienti dai nuovi Stati membri e ha incoraggiato sia la Romania sia la Spagna ad «usare meglio i Fondi strutturali per dare maggior vigore alla creazione di posti di lavoro»
La decisione della Commissione Europea arriva dopo l’analisi di alcuni dati presentati dal governo spagnolo: la Spagna ha il tasso di disoccupazione più elevato d’Europa (24%, quasi il triplo rispetto alla media europea) e una crescita particolarmente bassa (+0,3% dall’ultimo trimestre 2010 al primo 2011 a fronte di una media europea di +0,8%). I cittadini romeni che vivono in Spagna – e che continuano ad entrarvi nonostante la contrazione dei flussi degli ultimi anni – sono inoltre fortemente colpiti dalla disoccupazione (con un tasso che all’interno della comunità   romena è del 30%).
La deroga riguarderà   tutti i settori e tutte le aree del Paese ma non avrà   valore retroattivo non potendosi cioè applicare ai cittadini romeni che sono già   in Spagna, La Commissione Europea seguirà   da vicino la situazione e avrà   la possibilità   di modificare o di revocare la decisione in qualsiasi momento lo ritenga opportuno. La decisione della Commissione sarà   ora trasmessa al Consiglio dell’Unione Europea che ha due settimane di tempo per modificarla o per annullarla.
La richiesta spagnola e il via libera europeo sono stati criticati con fermezza dalle associazioni dei migranti che hanno anche annunciato ricorsi legali. Per Diana Dinu, presidente dell’Associazione nazionale degli imprenditori stranieri il blocco «non risolve i problemi e le rigidità   del mercato del lavoro spagnolo e raggiunge il solo risultato di mettere sotto accusa gli immigrati rumeni».

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