Dalla Commissione europea nuove proposte per riformare il processo di adesione

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Un disegno di riforma che guarda ai Balcani

La Commissione europea ha recentemente presentato una proposta di riforma del processo di adesione all’Unione, finalizzato in particolar modo a ri-disciplinare i negoziati attualmente in corso con i Paesi dei Balcani – Macedonia e Albania in primis.

La proposta si articola lungo quattro direttive principali:

  • maggiore attenzione nei confronti delle riforme fondamentali, quali quelle concernenti lo Stato di diritto, l’economia e il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche e della pubblica amministrazione dei Paesi candidati;
  • rafforzamento dell’impegno a livello politico, attraverso vertici periodici tra l’Unione e i Paesi coinvolti, maggiori contatti ministeriali e un maggior coinvolgimento degli Stati membri nel processo di monitoraggio;
  • razionalizzazione del processo negoziale, mediante accorpamento dei vari capitoli all’interno di sei gruppi tematici (questioni fondamentali; mercato interno; competitività e crescita inclusiva; agenda verde e connettività sostenibile; risorse, agricoltura e coesione; relazioni esterne) e definizione dei parametri per l’apertura in base a questi ultimi, in luogo dei singoli capitoli;
  • definizione puntuale degli obiettivi da raggiungere, e introduzione di un sistema premiale che ricompensi i processi di riforma maggiormente virtuosi attraverso accelerazioni del processo di integrazione, coinvolgimento anticipato nelle politiche, nel mercato e nei programmi Ue e maggiori finanziamenti.

La Commissione confida che l’approvazione della proposta possa giungere in tempo utile per il prossimo vertice Ue – Balcani occidentali, previsto a Zagabria per il 6 e 7 maggio.

Per approfondire: il comunicato della Commissione

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