È senza dubbio poco positivo il parere del Comitato delle Regioni (CdR) in merito al nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, il pacchetto di riforme in materia di gestione dei flussi migratori proposto dalla Commissione europea e attualmente sottoposto all’esame dell’Europarlamento.
L’analisi condotta dal CdR si è tradotta in 46 emendamenti alla proposta: in primo luogo, pur lodando gli sforzi profusi dalla Commissione nel tentare di superare lo stallo nei negoziati in materia che perdura da oltre 5 anni, il CdR ha fortemente criticato il mantenimento, alla base del sistema, del criterio di primo ingresso e il conseguente carico di responsabilità che questo comporta in capo ai Paesi posti alle frontiere dell’Unione; il CdR ha inoltre sottolineato la necessità di una maggiore condivisione degli sforzi relativi alla gestione degli arrivi e all’accoglienza, anche attraverso l’introduzione di incentivi e sanzioni idonei a garantire un’effettiva solidarietà tra i Paesi UE.
Il Comitato ha altresì evidenziato l’insufficiente considerazione del ruolo che le regioni e gli enti locali possono rivestire nell’ambito del sistema di accoglienza, auspicando l’introduzione della possibilità, per tali enti, di accedere direttamente a finanziamenti europei finalizzati a sostenere iniziative e progetti in materia.
Per approfondire: il comunicato del Comitato delle Regioni, l’opinione del CdR in versione integrale