Corpo Europeo della Solidarietà: primi grandi risultati.

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Un importante sforzo europeo per avvicinare i giovani europei ad attività a forte impatto sociale.

Nel 2016 la Commissione europea ha lanciato un’importante iniziativa per i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni con l’obiettivo di creare un grande Corpo europeo della Solidarietà dedito ad attività socialmente utili in momenti di crisi e non solo.

A marzo sono iniziate le prime attività e già da maggio è in campo una proposta che intende rafforzare e stabilizzare il Corpo europeo della Solidarietà, affinchè esso abbia un budget e un inquadramento giuridico ad hoc.

L’intenzione futura è infatti quella di raggiungere sempre più giovani (almeno 100.000 entro la fine del 2020) e di offrire loro non solo attività di volontariato, di tirocinio o di lavoro, ma anche di sperimentare e proporre propri progetti di rilevanza sociale.

Due sono i progetti che fino al 2019 offriranno ad alcuni giovani l’opportunità di sperimentare le proprie doti umane in diversi campi, tra cui salute, integrazione sociale, protezione ambientale, assistenza ai migranti e ai rifugiati, emergenza alimentare in altri stati europei.

Questi primi progetti, finanziati con più di 14 milioni di Euro dal programma per l’occupazione e l’innovazione sociale, sono nati dalla collaborazione fra il servizio pubblico per l’impiego francese (Pôle Emploi) e dall’italiana Agenzia Nazionale per le politiche del lavoro attivo (ANPAL), che hanno unito i servizi di impiego pubblico, le organizzazioni datoriali e le istituzioni nei Paesi europei che offrono attività in campo sociale.

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