Conferenza sul Diritto di iniziativa dei cittadini europei

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Il 16 giugno 2015 la Presidenza del Consiglio UE e il Segretariato del Consiglio Generale hanno partecipato alla Conferenza sul Diritto di iniziativa dei cittadini europei (ECI – European Citizens’ Initiative) insieme a diversi rappresentanti delle istituzioni europee, rappresentanti degli Stati membri e della società civile per riflettere sul futuro dell’ECI.

L’ECI dà voce ai cittadini europei, permettendo loro di presentare petizioni alla Commissione europea affinché questi possano avere una voce rispetto alla legislazione di loro interesse, nei diversi ambiti di competenza EU. Questo strumento soffre, tuttavia, di una certa lentezza operativa, oggetto di una crescente preoccupazione manifestatasi in occasione dell’incontro del 16 maggio.

Negli ultimi anni, infatti, si è registrato un forte calo dell’utilizzo dello strumento ECI da parte dei cittadini europei, e la principale imputata per simile flessione è la sua eccessiva complessità. Tutti gli interlocutori si sono trovati d’accordo, sostenendo che qualsiasi riforma dell’ECI dovrebbe essere volta all’aumento della sua efficacia, della semplificazione delle procedure, dell’accessibilità e della proporzionalità, nella prospettiva di far crescere la consapevolezza nella cittadinanza.

La Conferenza ha posto le basi per l’attuazione di alcuni cambiamenti, a breve e lungo termine, che permetteranno un migliore funzionamento dell’ECI, volti alla creazione di strumenti volti ad aumentare il numero di proposte ECI accolte in Commissione, all’inclusione di un maggior numero di cittadini europei nel processo di confronto e alla semplificazione e miglioramento della partecipazione via web. L’obiettivo è rendere il Diritto di iniziativa dei cittadini europei uno strumento politico volto a facilitare il cambiamento politico.

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