Competenze professionali inadeguate: Le aziende europee stanno perdendo milioni di euro.

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Raramente i lavoratori europei posseggono le corrette competenze per rispondere alle esigenze dell’economia che perde il 2% di produttività all’anno (80 centesimi per ora di lavoro di ciascun individuo) a causa di questo problema.

Lo studio, richiesto dal CESE e condotto dall’IME (Institute for Market Economics), rileva anche che le perdite economiche continueranno ad aumentare se non verranno presi provvedimenti in merito. I trend demografici e l’avanzamento tecnologico rendono inoltre difficile rispondere in maniera sempre efficace a questa sfida.

Informazione, comunicazione, tecnologia, medicina, scienze, tecnologia, ingegneria e matematica, insieme con insegnamento, infermieristica e ostetricia sono i campi che più ne risentono, ma recentemente anche altre professioni che richiedono un minor numero di capacità per essere svolte come camionisti, cuochi e saldatori cominciano a subire gli effetti delle competenze inadeguate alla professione. Tra le cause: mancata riqualificazione del personale ed una debole tradizione di aggiornamento continuo. Gli effetti si traducono in maggiori spese per il personale correlate ad una minor capacità di innovazione e competitività.

Per risponedere a questa situazione le strategie da adottare dovrebbero comprendere riforme efficaci dell’istruzione e delle politiche di formazione professionale lungo tutto l’arco della vita,  riduzione del costo del lavoro nonché aggiornate  e adeguate regolamentazioni del mercato del lavoro.

Il rapporto sottolinea inoltre l’importanza di valutare frequentemente il livello di capacità di studenti e lavoratori per poter intervenire in modo mirato, soprattutto nelle fasce di età sotto i 24 anni e sopra i 65, che risultano maggiormente colpite da questo problema

Per approfondire

 

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