CESE : Diritti sociali forti sono un prerequisito per un mercato unico efficiente

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L’11 settembre si è discusso sulla promozione della dimensione sociale nell’UE

“Una solida e sostenibile dimensione sociale è cruciale per mettere al sicuro il futuro dell’Unione Europea”, hanno detto i relatori  all’audizione pubblica sull’ ”Impatto della dimensione sociale e del Pilastro europeo dei diritti sociali sul futuro dell’Unione Europea”, tenuta dal Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) l’11 settembre 2017. All’audizione hanno partecipato accademici, ricercatori, analisti politici, e rappresentanti di svariate organizzazioni civili, che hanno discusso i principali temi contenuti nel Pilastro dei diritti sociali, come gli adeguamenti salariali, la situazione dei lavoratori atipici e precari, la contrattazione collettiva, la mobilità dei lavoratori e la  sicurezza sociale.

L’audizione è stata organizzata nel quadro della preparazione del parere del CESE sul documento di riflessione presentato dalla Commissione, lo scorso aprile, relativo all’istituzione del Pilastro europeo dei diritti sociali, (PEDS), accompagnato dalla proposta di proclamazione interistituzionale dello stesso PEDS.  Molte le discussioni sul futuro sociale dell’Europa, incentrate soprattutto su come trovare un equilibrio fra politiche economiche e politiche sociali, avendo come obbiettivo il benessere dei cittadini.

Il Professore Frank Vandenbroucke, dell’Università di Amsterdam, ha affermato, ad esempio,  che il PEDS “dovrebbe essere tradotto in un’agenda connessa ad adeguati  strumenti finanziari”. Egli ha infatti specificato che sia l’unione monetaria che il mercato unico hanno necessariamente bisogno di essere caratterizzati da una stabile dimensione sociale per funzionare.

Per renderlo credibile agli occhi dei cittadini europei, i rappresentanti delle varie organizzazioni di lavoratori, in particolare della CES (Confederazione europea dei sindacati)  hanno sottolineato la necessità di collegare il Pilastro sociale ad un preciso e verificabile piano d’azione. D’altro canto,  i rappresentanti dei datori di lavoro (in particolare BusinessEurope), hanno messo in evidenza le possibili interferenze del Pilastro europeo con le legislazioni nazionali, insistendo in particolare sulla necessità di orientare le varie politiche sul principio della sussidiarietà.

La bozza della proclamazione dovrebbe essere adottata entro la fine dell’anno, mentre il parere del CESE sull ”Impatto della dimensione sociale e del Pilastro Europeo dei diritti sociali sul futuro dell’Unione Europea” sarà presentato nella seduta plenaria del 18-19 ottobre.

Per saperne di più

http://www.eesc.europa.eu/en/news-media/news/strong-social-rights-are-prerequisite-functioning-common-market

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