Buona notte, Italia!

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“Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia”

Se “il buongiorno si vede dal mattino”, allora buona notte Italia.

La squadra del “cambiavento”, dopo mille giravolte per la redazione finale del cosiddetto “contratto” di governo e contorsioni varie per la formazione dell’atteso gabinetto per uomini – donne poche – ha chiesto di poter cominciare a lavorare.

Tutti d’accordo nel concederglielo, anche perché per qualcuno sarebbe stata anche la prima volta che affrontava un lavoro e per qualcun altro finalmente l’occasione di “fare” in Italia dopo le molte parole – e pranzi, naturalmente di lavoro – di  un europarlamentare che a Strasburgo non ha fatto molto.

E poiché “chi ben comincia è a metà dell’opera”, gli italiani hanno potuto fin dalle prime ore assistere gratuitamente – senza nemmeno pagare una “flat tax”, quella cosiddetta “progressiva” – a un’opera buffa con attori impegnati su copioni – voce del verbo “copiare” – ancora tutti da imparare.

Nel giro di ventiquattro ore si è sentito tutto e il contrario di tutto: prime prove d’orchestra del concerto, a ingresso libero, per i nostri partner europei che non vedono l’ora di sedersi in poltrona e deliziarsi della mitica italica creatività.  

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