BCE: preparare il risanamento economico

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L’economia dei Paesi della zona euro sarà   caratterizzata da una «persistente debolezza» fino alla fine del 2009, poi, dopo una «fase di stabilizzazione», dovrebbe giungere una ripresa, almeno secondo le previsioni della Banca Centrale Europea (BCE) nel suo bollettino mensile di luglio.
I governi dell’area dell’euro dovrebbero «predisporre» e rendere note «strategie di uscita dalle misure di stimolo e strategie di risanamento dei conti che siano ambiziose e realistiche» nel quadro del Patto di stabilità   e crescita, sostiene la BCE.
Con la ripresa prevista per il 2010 andrà   avviato un «processo di aggiustamento strutturale», soprattutto nei Paesi dove le misure adottate per sostenere il sistema finanziario hanno avuto un maggior impatto sui conti pubblici (ad esempio Irlanda, Paesi Bassi, Belgio e Slovenia), mentre nel 2011 dovranno essere «intensificati gli sforzi di risanamento».
Il taglio dei tassi di oltre tre punti in sette mesi «dovrebbe seguitare a sostenere l’attività   economica nel prossimo periodo» osserva la BCE, secondo cui la politica monetaria espansiva dovrebbe «trasmettersi progressivamente» sull’economia reale, mentre per il futuro le aspettative di inflazione nel medio-lungo termine «restano saldamente ancorate» all’obiettivo di mantenere l’inflazione su «livelli inferiori ma prossimi al 2%».

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