Barroso, orientamenti per il nuovo mandato

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Il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso ha trasmesso oggi al presidente del Parlamento Europeo i suoi orientamenti politici per il mandato del prossimo esecutivo. Centrale è un partenariato politico tra il Parlamento e la Commissione «Nell’attuale interdipendenza mondiale, l’Europa si trova di fronte ad ardue scelte. O lavoriamo insieme per essere all’altezza delle sfide o condanniamo noi stessi a divenire irrilevanti. Raddoppierಠi miei sforzi per realizzare un’Europa ambiziosa, un’Europa che ponga le persone al centro della sua agenda politica e che proietti nel mondo i valori e gli interessi europei, un’Europa che sviluppi nuove fonti di crescita e che prosegua nell’oculata regolamentazione di validi mercati che operino a favore dei popoli, un’Europa di libertà   e di solidarietà  ».
In più passaggi il presidente ha ribadito di voler lavorare in stretto contatto con il Parlamento, per un’Europa prospera, sicura e sostenibile, che si sviluppi sulle forti basi del mercato interno dell’UE allargata, dell’euro e del modello sociale europeo.
Moltissimi i temi enunciati dal documento: dalla revisione della Strategia di Lisbona, al superamento della crisi economica e finanziaria; dall’assunzione di un ruolo guida nella lotta ai cambiamenti climatici, allo sviluppo di fonti di crescita e di coesione sociale, con riferimenti importanti allo sviluppo occupazionale alla promozione degli interessi europei sui mercati globali all’investimento in ricerca sviluppo e comunicazione digitale.
In conclusione Barroso affronta le questioni più strutturali legate alla «macchina Europa» sottolineando che se ratificato, il trattato di Lisbona fornirà   all’UE gli strumenti per dare il via a una nuova era nella proiezione dei suoi interessi a livello planetario.
La Commissione non deve «lasciarsi sfuggire l’opportunità   di conferire all’Europa il peso che merita sulla scena mondiale» nella convinzione che le relazioni esterne non debbano essere considerate «contenitore» separato, ma parte integrante di un processo volto a conseguire gli obiettivi della politica interna dell’UE.
Per tutti questi obiettivi saranno necessari: una riforma del bilancio dell’UE, una collaborazione più stretta con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) e un nuovo quadro per i partenariati pubblico-privato al fine di riunire fonti di finanziamento diverse massimizzando così gli investimenti negli anni a venire.

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