Proprio a 40 anni dalla sua adesione, l’Irlanda è chiamata a guidare, per la settima volta, la presidenza di turno dell’UE fino al 1° luglio 2013, giorno in cui passerà il testimone alla Lituania.
La presidenza irlandese, per ripristinare la fiducia nell’economia europea, riporterà al centro dell’attenzione del nuovo sistema europeo per il coordinamento economico e di bilancio alcune questioni fondamentali, fra cui le riforme del mercato del lavoro, le pensioni, i salari e la loro indicizzazione, ma anche l’istruzione e la povertà.
L’Irlanda concentrerà inoltre i suoi sforzi per aiutare gli Stati a raggiungere un accordo sul bilancio dell’UE per il periodo 2014-2020, con particolare attenzione alla riforma della politica agricola comune e della pesca, agli investimenti in favore della ricerca e dell’ innovazione, ai finanziamenti per le regioni più disagiate dell’UE e ai miglioramenti infrastrutturali.
Altre priorità della presidenza irlandese saranno le questioni ambientali, la mobilità, il processo di allargamento dell’UE, la giustizia e il sostegno allo sviluppo.
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