Giornata mondiale contro il lavoro minorile

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Nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni, il lavoro minorile continua a rappresentare una delle più gravi violazioni dei diritti umani a livello mondiale. Milioni di bambine e bambini – secondo le ultime stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), nel 2024 138 milioni di bambini, di cui 59 milioni bambine e 78 milioni bambini, erano vittime di lavoro minorile – sono ancora oggi costretti a lavorare in condizioni che compromettono la loro salute, la loro istruzione, il loro sviluppo psicofisico e la possibilità di vivere un’infanzia sicura e libera. Infatti, il lavoro minorile priva i bambini del loro potenziale e della loro dignità, ostacolando la realizzazione di obiettivi fondamentali dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in particolare dell’8.7, che prevede l’eliminazione di tutte le forme di lavoro minorile entro il 2025.

Questa giornata intende rafforzare la consapevolezza dell’opinione pubblica e mobilitare i governi, le istituzioni internazionali, le imprese, i sindacati e i cittadini affinché si assumano responsabilità concrete nella protezione dei diritti dei minori. In questo scenario, la normativa internazionale fornisce strumenti fondamentali per combattere il fenomeno, in particolare la Convenzione OIL n.138 sull’età minima per l’ammissione al lavoro e la Convenzione OIL n.182 sull’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, per cui l’OIL sta chiedendo la piena ratificazione e applicazione.

La Giornata mondiale contro il lavoro minorile non è solo un momento simbolico, ma un’opportunità per riflettere sul cammino ancora da percorrere e per rinnovare l’impegno collettivo nella costruzione di un mondo in cui ogni bambino possa crescere, imparare e svilupparsi in un ambiente sicuro, sano e rispettoso dei suoi diritti.

Per maggiori informazioni: il Comunicato dell’OIL

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