La Commissione europea presenta l’Unione delle Competenze per potenziare la formazione e la competitività

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Nel marzo scorso, la Commissione europea ha presentato l’Unione delle Competenze per potenziare la formazione e la competitività. Si tratta di un’iniziativa volta a contrastare la carenza di competenze, migliorare la competitività delle forza lavoro e garantire a tutti i cittadini dell’UE l’accesso ad opportunità occupazionali di alta qualità. Il progetto si concentra su quattro aree chiave: costruire competenze per una vita e lavori di qualità; aggiornamento e riqualificazione per la transizione digitale e verde; circolazione di competenze nell’UE per la competitività; attrarre, sviluppare e trattenere talenti. La prima area cerca di allineare gli sforzi dei lavoratori, delle imprese e delle istituzioni educative al fine di garantire un’istruzione e competenze adeguate di qualità per tutti. In aggiunta, è necessario per chi cerca lavoro possedere le competenze necessarie per una vita ed un’occupazione di buona qualità, a cui si collega il terzo punto del progetto volto a far circolare il più possibile all’interno dell’UE competenze e know how per aumentare la competitività. Inoltre il potenziamento e la riqualificazione per la transizione digitale e verde sono un altro obiettivo da raggiungere siccome può attrarre, sviluppare e trattenere i talenti di ogni paese per evitare una fuga di cervelli all’estero. 

È fondamentale il supporto in questa iniziativa dell’EAfA, l’Alleanza Europea per gli Apprendistati. La Commissione, infatti, punta ad ottenere circa 700 impegni entro il 2030, comprendendo anche iniziative mirate per coloro che si trovano fuori dal mercato lavorativo. Con una copertura di 41 paesi, inclusi 14 paesi non UE, l’EAfA supporta l’UE nel posizionarsi come un hub globale per i talenti. L’EAfA gioca anche un ruolo chiave nel promuovere due progetti: il primo è il Piano d’Azione per le Competenze di Base. Esso prevede lo sviluppo di un kit pratico nel 2026 per aiutare i fornitori di istruzione e formazione professionale ed i datori di lavoro ad integrare le competenze basilari, comprese quelle digitali, nei programmi di apprendistato. Il secondo progetto, il Piano Strategico per l’Istruzione STEM mira a formare un milione di ragazze entro il 2028, mettendo in evidenza modelli di ruolo per attrarre più donne nelle carriere in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica al fine di sfidare gli stereotipi di genere e promuovere programmi di tutoraggio.

Per saperne di più: European Commission launches Union of Skills to boost training and competitiveness

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