La delegazione composta da Banca Centrale Europea (BCE), Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha effettuato la prima revisione quadrimestrale del programma di riforme economiche varate dal governo con l’obiettivo di ridare competitività al Paese in un quadro di crescita sostenibile, risanamento fiscale e creazione di lavoro.
Nella dichiarazione rilasciata al termine della missione si legge che «il Portogallo è sulla strada giusta»; gli esponenti delle tre istituzioni prendono atto «della determinazione del nuovo governo» nel rispettare l’ambizioso programma convenuto nel maggio scorso.
La delegazione ha inoltre annunciato l’estensione delle decisioni assunte nel vertice del 21 luglio (riduzione del tasso di interesse e dilazione dei tempi) anche a Lisbona a condizione che «il Portogallo perseveri negli sforzi per il risanamento».
Opinioni positive sono state espresse nei confronti dei fondamentali dell’economia portoghese (crescita, inflazione in linea con le aspettative e occupazione stabile, ripresa prevista a partire da inizio 2013), degli sforzi compiuti dal governo per il controllo della spesa pubblica (attesa riduzione del disavanzo fiscale al 5,9% del PIL già nel 2011), delle misure adottate nei confronti dei settori finanziario e bancario (quest’ultimo resta la «leva critica per eliminare permanentemente gli squilibri») e dei provvedimenti di riforma del mercato del lavoro, soprattutto con il pacchetto di liberalizzazioni e privatizzazioni.
La conclusione positiva di questa missione di revisione consentirà lo sblocco di 11,5 miliardi di euro (7,6 dall’UE e 3,9 dall’FMI) che potrà avere luogo a settembre dopo i necessari passaggi di approvazione da parte di FMI, Eurogruppo ed ECOFIN.
Secondo il quotidiano Jornal de Negocios il Portogallo, ottenuto questo parere positivo, si accingerebbe a un nuovo piano di tagli che ammonterebbe a circa un miliardo di euro.
La prossima missione di valutazione avrà luogo a novembre 2011.