Erasmus da record

763

Nell’anno accademico 2009 – 2010 sono stati più di 213.000 gli studenti che hanno beneficiato di Borse Erasmus per seguire corsi di studio all’estero.
Rispetto al precedente anno accademico gli studenti Erasmus sono aumentati del 7,4% e le proiezioni fanno ipotizzare che entro il 2013 saranno tre milioni gli studenti che avranno partecipato al programma dal 1987, anno della sua nascita.
Lo Stato UE che ha inviato il maggior numero di studenti all’estero nell’anno 2009-2010 è la Spagna, seguita da Francia (entrambe queste nazioni rappresentano anche le mete preferite dagli studenti italiani) nonchè Germania.
la commissaria UE per istruzione, cultura, multilinguismo e gioventù, Androulla Vassiliou ha definito il programma Erasmus «una delle grandi storie di successo dell’Unione Europea» assicurando il proprio impegno per un aumento delle risorse destinate dall’Europa a questa voce di spesa (415 milioni di euro nel 2009 -2010) e sottolineando che «lo studio e la formazione all’estero aprono il cammino dello sviluppo personale e delle opportunità   di lavoro» e che è importante «essere ambiziosi quando si tratta di investire nei nostri giovani».
Il crescente interesse per il programma è testimoniato sia dall’aumento delle domande (soltanto il 24% degli studenti «non-Erasmus» si dice non interessato a questo tipo di esperienza) e dall’aumento del numero di Paesi partecipanti (oggi 33: ai 27 Stati membri si aggiungono Norvegia, Islanda, Croazia, Turchia, Liechtenstein e, da quest’anno, la Svizzera).
A tale incremento di interesse perಠfa da contraltare la riduzione del valore di ogni singola Borsa di studio (in calo del 7% con un valore assoluto medio di 254 euro mensili).
Per un approfondimento sui maggiori ostacoli alla partecipazione al programma Erasmus si puಠconsultare uno studio recentemente realizzato dal Parlamento Europeo che nelle raccomandazioni finali chiede, tra le altre cose, un aumento delle Borse (sia in quantità   sia in valore della singola Borsa) soprattutto per quelle situazioni in cui l’alta partecipazione al programma rischia di ridurre le risorse a disposizione del singolo borsista, la raccolta di maggiori e più approfondite informazioni sulle differenze di accessibilità   al programma che si registrano negli Stati membri, la semplificazione delle procedure soprattutto laddove le Borse Erasmus si integrano con sistemi nazionali di sostegno al reddito degli studenti.

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here