Secondo la relazione annuale della Commissione Europea sui progressi realizzati in merito agli impegni assunti nell’ambito del protocollo di Kyoto, l’UE è sulla buona strada per rispettare gli obiettivi di riduzione o limitazione delle emissioni di gas serra.
Dalle proiezioni inviate dagli Stati membri emerge infatti che l’UE-15 riuscirà a conseguire l’obiettivo di riduzione previsto (à¢à‹â€ ’8%). Degli altri dodici Stati membri dell’UE, dieci hanno contratto impegni individuali nell’ambito del protocollo, che dovrebbero portare a una riduzione delle emissioni di tali Paesi del 6% o 8% rispetto al livello dell’anno di riferimento.
Nel 2007 (ultimo anno per il quale sono disponibili dati completi) le emissioni di gas serra dell’UE-15 erano inferiori del 5% rispetto ai valori dell’anno di riferimento, a fronte di una crescita economica del 44% nello stesso periodo. Per l’UE-27 nel suo complesso le emissioni sono calate del 12,5% tra l’anno di riferimento e il 2007.
La relazione della Commissione mette in luce che le politiche e le misure esistenti dovrebbero permettere di abbattere le emissioni dell’UE-15 fino al 6,9% rispetto ai livelli dell’anno di riferimento nel periodo d’impegno 2008-2012.
Dieci Stati membri dell’UE-15 prevedono di acquistare crediti derivanti da progetti di riduzione delle emissioni svolti in Paesi terzi nell’ambito dei tre meccanismi di mercato previsti dal protocollo di Kyoto (scambio dei diritti di emissione, meccanismo di sviluppo pulito e attuazione congiunta) e ciಠdovrebbe consentire un’ulteriore diminuzione delle emissioni del 2,2%. Nel complesso, dunque, le emissioni dovrebbero ridursi di circa il 9% e in tal modo l’UE supererebbe addirittura l’obiettivo fissato a Kyoto. L’acquisizione di quote e crediti da parte degli impianti partecipanti al sistema ETS comunitario (scambio di permessi di emissione) dovrebbe garantire una diminuzione ulteriore, pari all’1,4%.
Le attività di afforestazione e riforestazione previste, che permettono di creare dei «pozzi di assorbimento» biologici in grado di catturare l’anidride carbonica dall’atmosfera, dovrebbero consentire una riduzione aggiuntiva dell’1%. Altre politiche e misure, attualmente in discussione, dovrebbero abbattere le emissioni di un ulteriore 1,6% una volta attuate integralmente. Questi strumenti porterebbero ad una diminuzione globale delle emissioni pari a circa il 13,1%, garantendo un ampio margine di sicurezza per il conseguimento dell’obiettivo dell’8%.
Le proiezioni sulle emissioni di gas serra devono essere viste nell’ottica delle riduzioni effettive già realizzate, ovvero à¢à‹â€ ’9% per l’UE-27 e à¢à‹â€ ’4% per l’UE-15 nel periodo compreso tra il 1990 e il 2007, sottolinea la Commissione. In futuro sarà pertanto necessario accelerare notevolmente gli sforzi in tutta l’UE se si vorrà abbattere le emissioni del 20% o del 30% entro il 2020.