“9 maggio 2007”: Apice festeggia con l’Europa

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Sono in queste settimane alle loro battute conclusive i progetti che hanno caratterizzato il primo anno di lavoro di Apice. Tra questi, merita una particolare attenzione il progetto «Grandaeuropa», da cui partiamo per una riflessione che è insieme bilancio di quanto fatto e programma di lavoro di quello che resta da fare. «Grandaeuropa» nasce a inizio 2006, dopo un dibattito pubblico, con il sapore di una scommessa un po’ controcorrente. Di fronte ad iniziative, peraltro rare e quindi comunque meritorie, di convegni e dibattiti anche sofisticati sulle tematiche europee, sembrಠad alcuni che potesse trovare posto un lavoro di animazione di terreno, in particolare nelle scuole e con la società   civile del cuneese.
Alla scommessa, proposta da APICE (Associazione per l’incontro delle culture in Europa), aderirono per primi il Comune di Cuneo e la Rappresentanza della Commissione UE di Milano; rapidamente si aggregarono il Comune di Savigliano e quelli dell’Unione del Fossanese. Al coinvolgimento di queste Istituzioni ha fatto seguito l’iniziativa autonoma dell’Istituto comprensivo T. Vallauri di Chiusa Pesio, che ha scelto di sperimentare l’alfabetizzazione europea anche con gli educatori della scuola dell’infanzia e con i bambini della scuola elementare e media inferiore.
Attorno a questo progetto sono fiorite molte altre iniziative, con APICE impegnata nell’alfabetizzazione europea nel quadro di eventi importanti come «Parole fra continenti» a Cuneo o con il «Centro di Formazione Santos Milani», sempre a Cuneo, sul difficile tema della pace in Medioriente. Ma non meno significativi altri momenti di alfabetizzazione in piccoli comuni o con associazioni coraggiosamente attente all’evolversi, spesso complicato, dell’avventura europea.
In tutto, non meno di un centinaio di interventi nelle scuole, tanto con gli insegnanti che con gli studenti, in aula e in pubblici dibattiti; su temi essenziali per il futuro dell’Unione europea.
Sperimentato anche il «bello della diretta» da un folto gruppo di insegnanti, studenti e responsabili di associazioni, grazie ad una visita di quattro giorni presso le Istituzioni europee a Bruxelles e a Strasburgo, con un denso programma di incontri con Parlamentari europei e altri responsabili istituzionali.
Particolarmente positivo il fatto che tutte queste attività   siano state realizzate – e vissute con entusiasmo- in un periodo non proprio esaltante per l’Unione Europea, incerta sul suo futuro dopo il rifiuto francese e olandese della Costituzione e un po’ impaurita del suo coraggio nell’allargare i suoi confini verso oriente. Ma forse è proprio durante i periodi di crisi che maggiormente si sente il bisogno di un bene, quale l’Europa, che le giovani generazioni hanno ricevuto in regalo e che a tratti sembra minacciato da ottusi ritorni di nazionalismo.
Molte altre sono state le iniziative che hanno visto Apice confrontarsi con i cittadini europei di oggi e di domani: tra queste, merita una citazione il progetto di «Animazione europea per il Piemonte», che, nello scorso anno, ha coinvolto l’Associazione in attività   di formazione e sensibilizzazione alle tematiche comunitarie su tutto il territorio piemontese. Tale progetto, effettuato con il contributo della Regione Piemonte, ha avuto un seguito nel 2007, attraverso la realizzazione di ABCD’Europa, che propone un’attività   di alfabetizzazione sull’Unione europea, attraverso la costruzione di un archivio virtuale contente schede di sintesi e dossier di approfondimento sui temi europei di maggiore interesse e attualità  .
Per formulare un primo provvisorio bilancio, alcune considerazioni possono già   essere anticipate. Prima fra tutte, la necessità   di proseguire in questa paziente pedagogia alfabetizzatrice che non esclude nessuno – nemmeno la «casalinga di Voghera», per riprendere un accenno polemico di qualche tempo fa – dal partecipare alla costruzione dell’Europa, nostra casa comune oggi e ancor più domani. Ma insieme a questo impegno anche la lucida consapevolezza che ben poco si fa oggi per rendere l’Europa accessibile a tutti i suoi cittadini: poco fa la scuola come istituzione e quindi particolarmente meritevoli gli insegnanti che con APICE hanno camminato controcorrente; troppo poco fanno le Istituzioni a Bruxelles, pericolosamente lontane dai cittadini che pure vogliono e debbono rappresentare.
Di qui il valore particolare di tutto il lavoro che ci ha visto impegnati sul territorio Cuneese, piemontese e non solo, che ha visto attivarsi con esemplare sinergia istituzioni, scuole, enti, associazioni e gruppi.
A tutti loro rivolgiamo il nostro sentito ringraziamento per la fiducia e il sostegno. Ma un ringraziamento ancora più grande va in questi giorni, che per noi rappresentano un’occasione di festa, a tutte le persone che con il loro impegno volontario, la loro passione e il loro coinvolgimento, hanno permesso ad Apice di raggiungere questi risultati e soprattutto la mettono in condizione di fare ancora molta strada!

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