9 maggio 1950 – 9 maggio 2020: Europeana organizza una mostra virtuale per celebrare i 70 anni dalla Dichiarazione Schuman

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A partire dal 1985, il 9 maggio si celebra la Giornata dell’Europa per ricordare la Dichiarazione Schuman

Il 9 maggio 2020 ricorre il settantesimo anniversario della Dichiarazione Schuman, l’evento che viene generalmente considerato come il punto di avvio del processo di integrazione europea. Per tale occasione, Europeana, il grande archivio digitale dell’Unione Europea che si pone di condividere il patrimonio culturale presente nelle biblioteche e negli archivi europei, ha organizzato una mostra dedicata a questo importante avvenimento.

Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, anche grazie all’esperienza dello European Recovery Program, più noto con il nome di “Piano Marshall,” si rese evidente la necessità di una cooperazione tra i Paesi europei per lasciare alle spalle la guerra e immaginare un futuro comune. In particolare, il governo francese era consapevole dell’importanza di legare indissolubilmente la Repubblica federale di Germania alle altre democrazie dell’Europa Occidentale. È, dunque, fondamentale evidenziare come il pragmatismo abbia rappresentato una causa scatenante del processo di integrazione europea: l’alternativa per il governo di Bonn era il regime comunista, considerato l’avversario a cui opporsi, nell’ambito di una “Guerra fredda” tra due blocchi apparentemente inconciliabili.

Alle 18.00 del 9 maggio 1950, nel Salon de l’Horloge del Quai d’Orsay, il ministro degli Esteri francese Robert Schuman rilasciò una dichiarazione che segnò l’inizio del processo di costruzione della Comunità Europea. È interessante notare come a tale evento non fosse presente alcun fotografo, come neppure alcun giornalista radiotelevisivo. Proprio per tale ragione, Schuman fu costretto a registrare il proprio messaggio una seconda volta, al fine di lasciare una traccia audiovisiva. 

Il principale scopo della Dichiarazione era quello di creare una nuova organizzazione sovranazionale che mettesse in comune il mercato del carbone e dell’acciaio tra la Francia e la Repubblica federale di Germania. Al tempo stesso, però, veniva data anche ad altri Stati la possibilità di farne parte. L’obiettivo di Robert Schuman, ma soprattutto di Jean Monnet, che della Dichiarazione fu il principale ispiratore, era altresì quello di cambiare la mentalità europea per conquistare l’opinione pubblica e costringere i governi a raggiungere un accordo tra di loro.

La Dichiarazione Schuman può essere letta in molti modi diversi: alcuni la vedevano come un accordo tra le grandi potenze minerarie e delle acciaierie; i comunisti la ritenevano un primo passaggio verso una dichiarazione di guerra contro il blocco sovietico; per i federalisti europei, si trattava di un momento cruciale. È evidente, in ogni caso, la sua portata rivoluzionaria, in quanto creò grande sorpresa tra i circoli politici, industriali e sindacali di tutto il mondo, come dimostrato dai giornali dell’epoca. Si trattava di un passo in avanti dalle dimensioni senza precedenti, una sorta di “salto nell’ignoto” che era stato preparato di nascosto.

Mancava comunque chiarezza rispetto alle implicazioni di tale Dichiarazione sul futuro di un’Europa che si lasciava alle spalle un decennio segnato da un conflitto mondiale e da una difficile ripresa economica e che si proiettava in un nuovo decennio, con la speranza di migliorare le condizioni di vita delle cittadine e dei cittadini, seppur con modelli diversi. Ciò che sappiamo è che, grazie alla Dichiarazione Schuman, venne presto istituita la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) con il Trattato di Parigi del 1951. Il seguito del processo di integrazione europea è una storia che continua fino a noi e che ci auguriamo di poter vedere proseguire anche in futuro, nonostante le spinte all’intergovernamentalismo che sono emerse negli ultimi anni rischiano di minare le basi di un vero progetto sovranazionale europeo.

A partire dal 1985, il 9 maggio di ogni anno ricordiamo questo momento, che è diventato la Giornata dell’Europa.

Per approfondire: la mostra sulla Dichiarazione Schuman organizzata da Europeana

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