2 giugno: festa della Repubblica Italiana

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Il 2 giugno 1946, con un referendum a suffragio universale, l’Italia si lasciava alle spalle una monarchia complice del fascismo e diventava una Repubblica. La aspettava un duro lavoro per ricostruire un Paese in macerie e ritrovare una nuova vita democratica. Nacque in quel contesto la nostra Costituzione che all’art. 1 recita “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”,  che “ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli…consente in condizioni di parità con gli altri Stati a limitazioni di sovranità…” (art. 11).

Si perfezionano in quegli anni i progetti di unificazione europea, proposti nell’Italia ancora in guerra da uomini come Altiero Spinelli e Duccio Galimberti, che terranno a battesimo, nel 1951, la prima Comunità europea, quella del carbone e dell’acciaio. Oggi, a oltre 70 anni di distanza da quel 2 giugno, i valori su cui è fondata la nostra Repubblica sono più attuali che mai e vanno difesi con grande determinazione, per il futuro dell’Italia e dell’Europa, dove i nazionalpopulismi minacciano la democrazia e la pace.

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