10 – 12 marzo: XVI edizione di “Parole fra continenti”

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Il prossimo venerdì 10 marzo prende avvio la XVI edizione di “Parole fra continenti”. Quest’anno il tema affrontato sarà quello delle migrazioni in un mondo di diseguaglianze, ingiustizie e guerre, con un “focus” particolare sul bilancio della libera circolazione delle persone a sessant’anni dalla firma del Trattato di Roma dal quale nacque la Comunità economica europea (CEE).

Precedute nella mattinata del 10 marzo da laboratori con studenti e testimoni, nell’ex collegio Suore Giuseppine, le prime riflessioni saranno dedicate a un approfondimento dei due temi che si intrecciano nel titolo di questa edizione di “Parole fra continenti”: “Migrare nel mondo, migrare da questo mondo”. Un verbo, “migrare”, ripetuto due volte per attirare l’attenzione sulla necessità di cambiare questo nostro mondo se si vuole contrastare alle radici il fenomeno in rapida espansione delle migrazioni forzate.

Sono queste ultime a produrre infinite tragedie e non già la mobilità di persone libere che, da quando mondo è mondo, si sono spostate alla scoperta di nuove realtà e alla ricerca di nuove esperienze, generando feconde convivenze multiculturali.

Tutt’altra storia quella di chi è costretto a migrare dalla violenza della guerra e della povertà approdando, quando ci riesce, in terre spesso inospitali che riservano l’esercizio dei diritti fondamentali ai soli “loro” cittadini.

Di qui la necessità di costruire un mondo diverso, una casa comune di tutti, dove tutti sono ovunque a casa propria e dove si potrà migrare liberamente da una stanza all’altra senza essere accusati di “violazione di domicilio”.

Affronteranno questi delicati temi, allo Spazio Incontri Fondazione CRC, Vittorio Cagliati Dezza, Presidente nazionale di Legambiente; Oliviero Forti di Caritas italiana e Terry Dutto di Focsiv Lvia.

Sabato 11, dopo altri laboratori in mattinata con studenti e testimoni e, nel pomeriggio, un momento di spiritualità con profughi e migranti, la riflessione sul tema delle migrazioni riprenderà con la narrazione di “Storie di un (non) diritto”, quello della libera circolazione, a sessant’anni dal Trattato di Roma che di questo diritto aveva fatto un asse portante della nuova Comunità europea.

Ne parleranno Marianna Cento di Terre des hommes, Arguris Panagopoulos, giornalista greco di Avgi, Ozlem Tanrikulu di Kurdistan Italia e Sergio Durando di Migrantes Torino.

Domenica 12 marzo, “Parole fra continenti” chiuderà i battenti al Teatro Toselli, con ingresso libero alle 21, con lo spettacolo “Ellis Island – Lampedusa: Welcome”.

Ma la riflessione sul tema delle migrazioni non finirà qui, continuerà con molte altre iniziative. Tra queste, un evento di due giorni a Cuneo il 22-23 marzo, organizzato da APICE (Associazione per l’incontro delle culture in Europa), dal titolo “Unione Europea a un bivio”: alla vigilia del Consiglio europeo UE che, in Campidoglio a sessant’anni dalla firma del Trattato di Roma, dovrà esprimere nuovi orientamenti per il futuro dell’Europa e per quello di chi in Europa vive.

Verranno qui approfondite le dimensioni giuridiche e politiche della libera circolazione delle persone, coinvolgendovi giovani e il mondo della scuola, dell’ impegno sociale e del dialogo interculturale e operatori dell’informazione, con l’obiettivo di disegnare una coerente cultura dell’accoglienza e le condizioni per la salvaguardia dei diritti fondamentali per tutti.

Due iniziative, costruite in collaborazione, che si saldano l’una con l’altra con l’obiettivo di proseguire insieme a lavorare per un’altra Europa in un altro mondo.

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