L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR-UNHCR) esprime soddisfazione per l’approvazione del Patto europeo su immigrazione e asilo da parte del Consiglio europeo, ma sottolinea la necessità di misure concrete per garantire la protezione di richiedenti asilo e rifugiati.
«L’impegno solenne», contenuto nel Patto, di assicurare che le politiche europee in materia di immigrazione e asilo rispettino il diritto internazionale dei rifugiati e i diritti umani è infatti accolto favorevolmente dall’UNHCR, che perಠosserva come «non potremo mai avere un’Europa dell’asilo se non viene garantito l’accesso nell’UE a chi è in cerca di protezione».
Come sottolinea infatti la rappresentante dell’UNHCR presso le istituzioni europee, Judith Kumin, attualmente non è ancora assicurata il tutta l’UE la protezione internazionale per le persone che ne hanno bisogno: «La prassi nell’UE varia molto da Paese a Paese. Per gli afghani, ad esempio, il tasso di riconoscimento della protezione internazionale varia da zero ad oltre l’80%, a seconda dello Stato presso il quale viene fatta richiesta di asilo».
L’UNHCR, secondo cui sarebbe necessario rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri dell’UE con la creazione di un Ufficio di supporto europeo in materia di asilo, apprezza poi che sia riconosciuta la necessità di un meccanismo di ricollocamento all’interno dell’UE delle persone che necessitano di protezione internazionale: «Tale meccanismo, che deve essere distinto dal reinsediamento dei rifugiati fuori da Paesi terzi, potrebbe alleggerire particolari pressioni subite da alcuni Stati membri». Il Patto auspica perಠanche un maggiore coinvolgimento dell’UE nel reinsediamento dei rifugiati che non hanno potuto beneficiare di protezione effettiva in Paesi terzi e, dato che attualmente l’UE fornisce solo il 6% circa dei posti disponibili a livello globale per il reinsediamento dei rifugiati, l’UNHCR si augura che «siano rapidamente intraprese azioni concertate per un programma europeo di reinsediamento dei rifugiati».