Una Carta europea contro il disagio nelle stazioni

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àˆ stata siglata a Roma una Carta europea per lo sviluppo di iniziative sociali nelle stazioni, che impegna le aziende di trasporto firmatarie (FS Italia, SNCF Francia, B Holding Belgio e CFL Lussemburgo) a coniugare le politiche di sicurezza con quelle di solidarietà   sociale.
Obiettivo dell’iniziativa è una politica sociale integrata, in grado di fornire risposte concrete e individuare strutture di accoglienza idonee per un reale processo di recupero, «finalizzata a fare delle stazioni luoghi sempre più sicuri e accoglienti e contribuire alla sicurezza delle nostre città  », sostengono i promotori.
La Carta europea prevede alcuni punti programmatici: una programmazione degli interventi sociali in stazione con le istituzioni locali, le forze di pubblica sicurezza e le associazioni di volontariato interessate; un costante monitoraggio del fenomeno, attraverso analisi e ricerche, e la condivisione dei risultati; lo sviluppo degli strumenti di indirizzo e gestione del disagio sociale nelle stazioni; un’adeguata formazione del personale di stazione; la creazione di un sito web dedicato.
La neonata rete di coordinamento europeo è destinata a fronteggiare un fenomeno che solo in Italia interessa circa 90.000 persone l’anno e dal quale dipende la vivibilità   nelle stazioni, oltre che una maggiore sicurezza delle città  . Dal 2002 le Ferrovie dello Stato italiane, in collaborazione con Enti locali e associazioni di volontariato e del Terzo settore, hanno istituito nelle principali stazioni d’Italia gli «Help Center», centri di prima accoglienza e orientamento, mentre è stato creato in collaborazione con l’ANCI un Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà   (www.onds.it), divenuto un punto di riferimento per chi svolge attività   in questo settore.

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