Il 10 dicembre la Commissione europea ha lanciato un quadro di valutazione annuale per monitorare la partecipazione delle donne nell’economia digitale, in occasione dell’anniversario di nascita di Ada Lovelace, considerata come la prima programmatrice della storia. Il quadro di valutazione “Women in Digital” fa parte delle azioni volute da Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e le Società digitali, volte a verificare l’inclusione delle donne nelle professioni, nelle carriere e nell’imprenditoria digitale. Il quadro ha il compito di valutare le prestazioni dei paesi dell’UE negli ambiti dell’uso e delle competenze Internet degli utenti, nonché le capacità specialistiche e l’occupazione, sulla base di 13 indicatori. Tra i principali risultati, il quadro mostra il divario di genere a livello europeo, con eccezioni in alcuni paesi; infatti in stati quali la Finlandia, l’Estonia e la Bulgaria le donne sono utenti Internet più attivi rispetto agli uomini. In altri paesi come la Lettonia, la Slovenia, la Bulgaria, la Lituania e Cipro le donne ottengono un punteggio più alto in materia di competenze digitali rispetto agli uomini.La differenza nella partecipazione digitale tra donne e uomini nella fascia di età tra i 16 a 24 anni è minore in termini relativi (55% delle donne rispetto al 60% degli uomini). In alcuni paesi, la tendenza sta addirittura iniziando a invertirsi, con le donne che superano in performance gli uomini. Ma il divario di genere resta ampio nell’area delle competenze specialistiche e dell’occupazione delle ICT. Dal primo resoconto del quadro si evince che la partecipazione delle donne nel campo digitale è in ritardo in diversi settori. Solo 1 specialista in ICT (Information and Communication Technology) su 6 e solo 1 laureato in STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) su 3 è donna. Le donne nel settore ICT guadagnano quasi il 20% in meno rispetto agli uomini.Il Quadro di valutazione sarà pubblicato annualmente in parallelo all’indice Digital Economy and Society (DESI) e si prefigge di perseguire una precisa strategia volta ad aumentare la partecipazione delle donne nell’economia digitale, concentrandosi su tre aree: sfidare gli stereotipi di genere nell’economia digitale; promuovere le competenze e l’educazione digitale delle ragazze e delle donne e sostenere la promozione di un maggior numero di donne imprenditrici e innovatrici.
Per approfondire: il comunicato della Commissione, il report completo