Un minuto di silenzio per le vittime in Nepal e nel Mar Mediterraneo

893

Lunedì 27 aprile 2015, la sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Nepal del 25 aprile e per i migranti annegati nel Mar Mediterraneo il 20 aprile.

Il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, ha inviato le più sentite condoglianze dell’emiciclo alle famiglie e agli amici delle vittime. Ha, inoltre, sottolineato che il terremoto in Nepal, il più forte da ottantuno anni a questa parte nel Paese, ha causato più di 4.000 morti e almeno 6.500 feriti (dati relativi al 27 aprile, N.d.R.), lasciando diverse centinaia di migliaia di bambini bisognosi di aiuti umanitari. Ricordando che interi villaggi sono stati rasi al suolo, strade e linee elettriche sono state distrutte e che cibo e acqua scarseggiano, Schulz ha espressamente domandato un’attivazione di massima urgenza degli aiuti internazionali da inviare in Nepal.

Martin Schulz è poi passato a parlare della tragedia del 20 aprile scorso, durante la quale quasi mille migranti sono annegati nel Mar Mediterraneo. «Erano persone in fuga da guerre, carestie e povertà», ha sottolineato il Presidente del Parlamento Europeo, evidenziando la mancanza di progressi sulla questione nel dibattito politico in Europa.

Successivamente, Martin Schulz ha informato che in Indonesia nove persone stanno per subire un’imminente condanna a morte. Tra di essi, vi sono un cittadino francese, due australiani, cinque altri stranieri e un cittadino indonesiano. Anche se, nell’autunno 2013, il Presidente indonesiano, Joko Widodo, aveva sospeso la moratoria sulla pena capitale e rifiutato ogni richiesta di grazia, il Presidente del Parlamento Europeo ha chiesto a gran voce la revoca delle sentenze e il ripristino della moratoria, come primo passo verso l’abolizione totale della pena di morte.

Per approfondire

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here