Il 26 maggio l’Unione europea e il governo spagnolo, insieme all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), hanno convocato una nuova conferenza internazionale dei donatori in sostegno ai rifugiati e ai migranti provenienti dal Venezuela. I donatori internazionali si sono impegnati a stanziare 2.545 miliardi di € mentre l’Unione europea e i suoi Stati membri hanno erogato 231.7 milioni di € in sovvenzioni non solo per l’assistenza umanitaria, ma anche per sostenere uno sviluppo a lungo termine e per la prevenzione di conflitti.
I finanziamenti stanziati dall’Europa rientrano nel pacchetto globale “Team Europe” finalizzato a sostenere i paesi partner nella lotta contro la pandemia da coronavirus, focalizzando l’attenzione in particolare su migranti, rifugiati e comunità di accoglienza.
Il finanziamento concesso dall’UE riguarda principalmente lo sviluppo e la promozione dell’integrazione dei migranti e rifugiati venezuelani anche attraverso un sostegno alle regioni di accoglienza (in particolare Colombia, Perù e Ecuador). Il finanziamento si concentrerà sui settori più colpiti dalla pandemia, quali il servizio sanitario, le opportunità economiche e la sicurezza alimentare e nutrizionale. L’altro aspetto coperto dal finanziamento sarà l’assistenza umanitaria per attività di soccorso immediato riguardanti la salute, la protezione, la nutrizione, l’istruzione, i servizi idrici e igienico-sanitari e il sostegno psicosociale, in particolare nelle zone di frontiera per sostenere i gruppi più vulnerabili. Il Vicepresidente/Alto Rappresentante Josep Borrell sottolinea come l’Unione Europea abbia voluto nuovamente focalizzarsi “su una delle peggiori crisi per quanto riguarda lo sfollamento che il mondo abbia mai conosciuto nella storia recente”, mentre Janez Lenarcic, commissario responsabile per la gestione delle crisi e Jutta Urpilainen, commissaria per i partenariati internazionali si sono focalizzati sull’emergenza Covid-19 mettendo in luce come questa possa aggravare la situazione, già critica di per sé e l’importanza di un impegno collettivo che abbia ripercussioni positive anche in vista di un futuro sviluppo sostenibile.
Per saperne di più: il comunicato della Commissione
