Strasburgo: il sostegno di Juncker alla presidenza maltese

726

Si è aperto con le rituali congratulazioni ad Antonio Tajani, fresco di insediamento «alla testa dell’assemblea parlamentare» e con il saluto al suo predecessore Martin Schulz, il discorso, pronunciato il 18 gennaio scorso dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker in occasione della presentazione del programma della presidenza maltese.

Le parole di Juncker sono state quelle di un «cittadino del più piccolo tra i Paesi fondatori» che ha espresso la sua soddisfazione per il debutto alla presidenza del più piccolo Stato Ue in assoluto. «Con la sua adesione Malta ha tolto un primato al mio Paese» ha proseguito Juncker sottolineando altresì che «l’impegno europeo non è proporzionato alla dimensione e che spesso sono proprio i Paesi più piccoli a compiere gli sforzi più rilevanti» e ad alimentare quelle ambizioni che travalicano gli interessi nazionali di cui l’Ue oggi ha un gran bisogno.

Brexit, rilancio delle economie e gestione delle migrazioni. I temi centrali del discorso di Juncker punteggiato di accenti critici verso un’Europa in cui divisioni, lentezze ed esitazioni hanno «fatto il gioco degli euro-scettici e degli euro-fobici».

«Sbaglia – continua Juncker – chi addita l’Unione Europea come responsabile di tutti i mali del mondo e ancora di più sbaglia chi dice che la chiusura su sé stessi, il ritorno delle frontiere e il respingimento dei richiedenti asilo rappresentano la risposta alle sfide di oggi. È tempo di dimostrare che è vero esattamente il contrario».

Non è mancato un riferimento all’imminente celebrazione del sessantesimo anniversario del Trattato di Roma che deve essere momento di bilancio, ma anche occasione di ripartenza.

Infine, valorizzando il ruolo di Malta come ponte tra Oriente, Africa e Occidente Juncker ha garantito al piccolo Stato insulare il pieno appoggio dell’Esecutivo, sottolineando anche i più rilevanti punti di contatto tra i due programmi di lavoro. Il riferimento è qui alle proposte di riforma del sistema di Asilo e del Trattato di Dublino, nonché alla trasformazione dell’Ufficio europeo per il supporto all’asilo (EASO) in Agenzia Europea.

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here