Sicurezza delle persone LGBTI nell’Unione europea

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Il 9 giugno scorso la presidenza del Consiglio UE ha pubblicato le sue conclusioni sulla sicurezza delle persone LGBTI nell’Unione europea. Tali conclusioni si concentrano sulla prevenzione di tutte le forme di violenza, molestia e discriminazione e sulla garanzia che gli Stati membri mettano le forze dell’ordine, le autorità giudiziarie e gli organismi per le pari opportunità nella condizione di avere tutti gli strumenti adatti a proteggere i diritti fondamentali delle persone LGBTI.

In particolare, esse si fondano sull’articolo 2 del trattato sull’Unione Europea, il quale riporta i valori fondanti dell’Unione: rispetto della dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto e rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Inoltre, l’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea vieta esplicitamente qualsiasi forma di discriminazione fondata sul sesso e sulle tendenze sessuali. 

L’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali svolge costanti indagini comparative sulla situazione delle persone LGBTI residenti in UE, le quali permettono di elaborare dati sul rispetto, la protezione e l’esercizio dei diritti fondamentali di queste ultime e sostenere lo sviluppo di politiche ad hoc. Dal confronto tra i risultati delle indagini del 2012 e del 2019, però, emergono scarsi progressi complessivi e un potenziale deterioramento della situazione, con il persistere di violenze, molestie e discriminazioni. 

Alla luce di questo dato poco consolante, la presidenza del Consiglio invita gli Stati membri a prevenire tutte le forme di violenza, molestia e discriminazione, garantendo che le amministrazioni nazionali, le autorità giudiziarie e gli organismi per le pari opportunità abbiano tutti gli strumenti necessari a tutelare e promuovere i diritti fondamentali delle persone LGBTI.

Nell’ambito dell’azione della Commissione, il Consiglio accoglie con favore la strategia della Commissione per l’uguaglianza LGBTIQ 2020-2025, invitandola ad intensificare gli sforzi volti a garantire la protezione delle persone LGBTI da violenze, molestie e discriminazioni, ad incoraggiare azioni di prevenzione e a garantire finanziamenti adeguati alle organizzazioni della società civile, ai difensori dei diritti umani e ad altri soggetti che contrastano le violenze, le molestie e le discriminazioni nei confronti di tutte le persone. 


Per approfondire Conclusioni della presidenza sulla sicurezza delle persone LGBTI nell’Unione europea 

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