Servizi, a breve la proposta della Commissione

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Martin Power, capo di gabinetto di Charlie McCreevy, Commissario Europeo per il Mercato Interno, ha anticipato la posizione della Commissione sulla Direttiva Servizi emendata dal Parlamento nel febbraio scorso: la proposta modificata che sarà   presentata il prossimo 4 Aprile accoglierà   l’esclusione del diritto del lavoro e la sostituzione del principio del paese d’origine con quello della libera prestazione di servizi. Mentre la sanità   pubblica e privata, al pari di altri «settori sensibili» sarà   esclusa dal campo di applicazione della direttiva, Power non si è espresso sui servizi sociali di interesse generale, che secondo il Parlamento non dovrebbero ugualmente rientrarvi, rispetto ai quali, tuttavia, ha annunciato la presentazione in aprile di una comunicazione specifica.
Il compromesso raggiunto in Parlamento va troppo lontano secondo quindici Stati membri (gli otto «nuovi» membri dell’Europa dell’Est con Italia, Spagna, Regno Unito, Irlanda, Finlandia e Lussemburgo), che lamentano la sostituzione del principio del paese d’origine. Francia, Germania, Belgio, Grecia e Portogallo sembrano invece orientati a difendere le modifiche al testo apportate da Strasburgo.

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