Ripresa sostenibile e inclusiva in un contesto incerto: il semestre europeo

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La Commissione europea ha presentato oggi il pacchetto d’autunno di politica economica. Questo comprende i pareri della Commissione sui documenti programmatici di bilancio (DPB) dei paesi della zona euro per il 2021. Inoltre, formula delle raccomandazioni sulla politica economica per la zona euro. Pertanto, il pacchetto d’autunno mira a guidare le economie dell’UE verso acque più calme e a fornire orientamenti politici per la nostra ripresa collettiva.
Le previsioni economiche d’autunno 2020, benché elaborate in un contesto di forte incertezza, vogliono favorire una ripresa sostenibile ed inclusiva. Purtroppo, però, prevedono che nel 2022 la produzione nell’UE resterà al di sotto del livello pre-pandemia.

Pareri sui documenti programmatici di bilancio degli Stati membri della zona euro

I pareri odierni esaminano quindi soprattutto se le misure di bilancio a sostegno dell’economia previste per il 2021 siano temporanee e, in caso contrario, se siano previste misure di compensazione.
Tuttavia, per il momento, alcune misure indicate nei documenti programmatici di bilancio di Francia, Italia, Lituania e Slovacchia non sembrano esserlo. La Lituania, invece, ha presentato il suo documento programmatico di bilancio sulla base di uno scenario a politiche invariate ed è invitata a presentare un documento programmatico di bilancio aggiornato.

Raccomandazioni per la zona euro, e proposta di relazione comune sull’occupazione

La raccomandazione sulla politica economica della zona euro esorta gli Stati membri a garantire che le loro politiche di bilancio continuino a sostenere l’economia nel 2021. In aggiunta, la raccomandazione incoraggia a favorire una ripresa sostenibile e inclusiva. Ovvero, le riforme e le misure di investimento dovrebbero creare le giuste condizioni per una ripresa economica in linea con le transizioni verde e digitale. Tant’è che la Commissione è impegnata a perseguire una strategia per la crescita sostenibile. Strategia che aiuterà l’UE e i suoi Stati membri a conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite, dell’Agenda 2030.

Nella relazione si raccomanda di preparare esami approfonditi per individuare eventuali squilibri macroeconomici e valutarne la gravità. Per questo, un’attenzione particolare va ai 12 Stati membri per i quali erano già stati individuati squilibri, ossia: Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia.

Ulteriore contributo sarà la proposta di relazione comune sull’occupazione. Serve per aiutare gli Stati membri nell’individuare i settori prioritari per le riforme e gli investimenti (da includere nel piano nazionale per la ripresa e la resilienza), in materia di occupazione. Perché nel mercato del lavoro, la crisi sanitaria ha interrotto una lunga tendenza positiva durata sei anni. Infatti, il numero totale degli occupati e il tasso di occupazione erano diminuiti in misura significativa. Invece, oggigiorno, il calo dell’occupazione colpisce in misura maggiore i lavoratori atipici. La disoccupazione giovanile è aumentata in modo più evidente rispetto a quella relativa ad altre fasce di età. Tra l’altro, è notevolmente cresciuta la percentuale di giovani non occupati né inseriti in un percorso di istruzione o formazione. Anche i lavoratori nati al di fuori dell’UE sono stati duramente investiti dalla crisi.

Prossime tappe

La Commissione invita l’Eurogruppo e il Consiglio a esaminare e ad approvare gli orientamenti proposti. Inoltre, attende con interesse un dialogo costruttivo con il Parlamento europeo sui contenuti di questo pacchetto e su ogni tappa successiva del ciclo del semestre europeo.

Per saperne di più: semestre europeo – pacchetto d’autunno

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