Sabato 13 settembre, Cuneo: “Gaza non è sola. Dalle piazze al mare insieme rompiamo l’assedio”

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APICEUROPA aderisce al Corteo di sabato 13 settembre per Gaza

Cuneo | Corteo sabato 13 settembre 2025 – ore 14.45

“Gaza non è sola: dalle piazze al mare insieme rompiamo l’assedio” è lo slogan scelto per la manifestazione che sabato 13 settembre attraverserà le strade di Cuneo.

Il ritrovo è fissato alle 14.45 in corso Giolitti, di fronte al Bar Bobo, nei pressi della stazione ferroviaria. Da lì il corteo si muoverà lungo corso Giolitti, corso Nizza e corso Dante, fino a raggiungere il Parco della Resistenza.

Questa iniziativa nasce dall’urgenza di non restare più in silenzio di fronte a ciò che accade in Palestina. Da anni la popolazione di Gaza subisce bombardamenti, privazioni, un assedio che impedisce l’accesso a cibo, acqua, medicine e libertà di movimento. In Cisgiordania si moltiplicano le violenze, le espulsioni e le colonie, mentre la comunità internazionale guarda altrove o si limita a dichiarazioni di facciata.
L’Italia non è neutrale: con forniture militari, accordi di cooperazione e silenzi istituzionali contribuisce a mantenere l’occupazione e a legittimare crimini che violano i più basilari diritti umani. È per questo che il corteo di Cuneo non si limita a esprimere indignazione, ma avanza richieste precise: la cessazione delle operazioni militari, la fine dell’assedio, il ritiro dai territori occupati, lo stop a ogni collaborazione bellica e l’applicazione di sanzioni immediate, concrete e vincolanti contro Israele.
Una delegazione consegnerà queste richieste direttamente al Prefetto di Cuneo, perché dalla piazza arrivino nelle sedi istituzionali.

La manifestazione si annuncia come un corteo “visibile, determinato e rumoroso”, con l’invito a portare tamburi, fischietti, megafoni e altri strumenti per attirare l’attenzione pubblica sul tema.

L’evento si inserisce in un più ampio contesto di mobilitazioni che, in diverse città italiane ed europee, e in mare con la Global Sumud Flotilla, stanno cercando di richiamare l’attenzione sulle ultime decisioni del Governo israeliano di evacuare la popolazione di Gaza e di insediare a est di Gerusalemme 3500 nuovi insediamenti.

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