Risorse Ue, dopo il quadro 2007 – 2013 è il momento del bilancio annuale

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L’approvazione del quadro finanziario 2007- 2013, il primo dell’Europa allargata, è arrivata alla fine di un cammino lungo e irto di difficoltà  . Gli Stati membri non riuscirono a trovare un accordo proprio quando (giugno 2005) questo sarebbe stato importante affinchà© l’Europa desse ai suoi cittadini un segnale di forza e di capacità   per uscire da una crisi potenzialmente molto grave, aperta, e resa ancor più evidente dai No di Francia e Olanda al Trattato costituzionale.
Fu il Consiglio europeo del dicembre 2005 a licenziare un testo che poi è stato rivisto e perfezionato da Consiglio e Parlamento nei primi mesi del 2006 con qualche significativo scostamento quantitativo, e soprattutto con un Parlamento che, pur dichiarandosi alla fine non completamente soddisfatto, ha visto riconosciuto, e un po’ rafforzato, il suo ruolo nell’ambito della procedura budgetaria.
I crediti di impegno sono stati fissati a 864 miliardi di euro (1,04% del Prodotto contro l’1,24 del quadro finanziario precedente) e i crediti di pagamento in 821 miliardi (1% del PIL).

Accordo sulle prospettive finanziarie: valori in miliardi di euro – periodo di riferimento 2007 – 13

Rubriche – Crediti di impegno (miliardi di euro)

Crescita sostenibile – 382,139
Risorse naturali – 371,344
Cittadinanza libertà   sicurezza e giustizia – 10,770
Azione esterna – 49,463
Spese amministrative – 49,800
Compensazione – 0,800
Totale crediti di impegno (1,04% del Prodotto Interno Lordo) – 864,316

L’accordo interistituzionale determina un aumento di 4 miliardi per l’istruzione, l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, l’innovazione e per le Piccole e Medie Imprese; inoltre, vi è un aumento di 2,5 miliardi delle riserve della Banca europea per gli Investimenti, per il finanziamento della ricerca e delle reti transeuropee. Infine, vanno segnalati alcuni stanziamenti al di fuori del quadro finanziario: riserva per gli aiuti d’urgenza (1,5 miliardi di euro), fondo di solidarietà   dell’Ue (fino a 7 miliardi di euro), Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (3,5 miliardi di euro). Viene infine migliorato lo strumento della flessibilità  , il cui tetto resta di 200 milioni, ma con la possibilità   di riportare nei due esercizi successivi le risorse non utilizzate.
In questo contesto, mentre vengono adottate le misure necessarie a dare attuazione all’accordo interistituzionale, si è aperta la procedura budgetaria annuale con la presentazione del progetto preliminare da parte della Commissione. La proposta ammonta a 126,8 miliardi di euro in crediti di impegno (1,08% del PIL) e 116,4 miliardi di euro in crediti di pagamento (0,99% del PIL). Rispetto al budget del 2006, la Commissione propone un aumento dei crediti di impegno del 4,6% e un aumento dei crediti di pagamento del 3,9%. Nel dettaglio delle singole rubriche il progetto prevede 54,3 miliardi per la crescita sostenibile, la competitività   e l’occupazione; 57 miliardi per la gestione delle risorse naturali; poco più di un miliardo per la rubrica cittadinanza, libertà  , sicurezza e giustizia; 6,7 miliardi per le azioni esterne, e 7 miliardi per le spese amministrative.
La reazione del Parlamento al progetto preliminare è stata critica: l’aula di Strasburgo ha votato il 19 maggio il rapporto sulla strategia della politica annuale (relatore James Elles, PPE Regno Unito) in cui si legge che il primo esercizio del nuovo quadro finanziario dovrebbe avere una dimensione strategica puntando sull’efficienza delle spese e sulla coraggiosa identificazione delle sfide alle quali rispondere. Visti i massimali poco ambiziosi del quadro pluriennale, si tratta di individuare un numero limitato di priorità   (ruolo dell’Ue nel mondo, sicurezza e solidarietà  , politiche interne) per giungere nel 2008-2009 ad una revisione complessiva delle entrate, inscindibile da una riforma del sistema delle «risorse proprie», che dovrebbero diventare entro l’avvio del prossimo quadro finanziario un meccanismo realmente europeo e sovranazionale.
A metà   luglio il Consiglio Ecofin ha adottato a maggioranza qualificata un progetto di bilancio che riduce sia i crediti di impegno (da 126 a 125 miliardi), sia i crediti di pagamento (da 116,4 a 114,6 miliardi di euro). In sede di Consiglio non è stato possibile raggiungere l’unanimità   perchà© la Francia avrebbe voluto maggiori stanziamenti nel capitolo spese agricole di mercato, l’Olanda ha richiesto un contenimento dei crediti di pagamento, e la Spagna è contraria al blocco delle assunzioni e ai tagli nelle spese amministrative. Questo sembra essere il grosso nodo da sciogliere per avvicinare Commissione e Consiglio, e affinchà© quest’ultimo trovi l’accordo con il Parlamento che, assecondando la Commissione, si oppone ad una politica di reclutamento restrittiva e ai tagli ipotizzati dal Consiglio (2000 posti entro il 2013).
Di minore entità   è la distanza tra il progetto preliminare e il testo adottato dal Consiglio su altre questioni, quali la politica di Coesione (proposti 425 milioni di tagli nei crediti di pagamento ma unicamente per fondi relativi al periodo 2000-2006), le risorse naturali (365 milioni in meno per i mercati agricoli). Non esistono, infine, divergenze in tema di Politica estera e di Sicurezza comune: il Consiglio ha adottato in toto le cifre proposte dalla Commissione (159 milioni in crediti di impegno e 120 in crediti di pagamento).
Tocca ora al Parlamento, la cui Commissione Bilancio voterà   il 3 ottobre prossimo; seguirà   l’esame della plenaria e, successivamente, la seconda lettura del Consiglio prima e del Parlamento poi. L’iter dovrà   concludersi entro dicembre 2007 e il bilancio diverrà   esecutivo dopo la firma da parte del presidente del Parlamento.
Se questo atto dovesse mancare, si andrebbe all’esercizio provvisorio, evento accaduto solo due volte nella storia dell’Unione europea (1979 e 1984) e che, verificandosi mentre l’Europa sta per accogliere il ventiseiesimo e il ventisettesimo membro, comunicherebbe un segnale ancora peggiore di quello trasmesso in occasione del mancato accordo del giugno 2005.

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