Relazione della Commissione europea sullo stato dei diritti fondamentali nell’UE

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La Commissione europea ha recentemente pubblicato la relazione sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea nel 2015. Le disposizioni di quest’ultima, grazie all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, sono indirizzate principalmente alle istituzioni dell’Unione Europea e ai singoli Stati membri esclusivamente nell’attuazione del diritto dell’Unione. Il focus principale della relazione è il primo convegno annuale sui diritti fondamentali, svoltosi lo scorso ottobre.

Attualmente, la Commissione europea sta collaborando con le autorità competenti per informare in maniera adeguata i cittadini circa i loro diritti fondamentali e su dove trovare aiuto in caso di violazione di tali diritti. Per raggiungere questo scopo, è stato instaurato un dialogo con i difensori civici.

Nel 2015, la Commissione europea ha portato a termine un discreto numero di progetti legislativi volti a promuovere i diritti fondamentali, tra cui il pacchetto di riforma della protezione dei dati e le direttive in materia di presunzione di innocenza e di tutela dei minori nei procedimenti penali.

Il primo vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, ha dichiarato che «i diritti fondamentali sono la base della nostra Unione Europea e delle nostre comunità. Negli ultimi tempi, l’Unione Europea ha dovuto affrontare molte e gravi sfide che hanno messo alla prova il rispetto di questi diritti. […] Alla luce di queste sfide è indispensabile difendere la democrazia, i diritti fondamentali e lo stato di diritto. Dobbiamo agire per difendere i nostri diritti, e non essere passivi dandoli per scontati».

Věra Jourová, commissario per la Giustizia, la tutela dei consumatori e l’eguaglianza di genere, ha evidenziato che «se davvero aspiriamo ad uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, dobbiamo promuovere attivamente i diritti fondamentali e aumentare il livello di protezione attiva in tutta l’Unione Europea. […] Dobbiamo andare oltre la teoria e raggiungere risultati concreti. È quanto chiedono i nostri cittadini».

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