E’ stato presentato in occasione della Giornata mondiale dei rifugiati il «Global Trend 2010″, redatto dall’Alto Commissariato ONU per i rifugiati (ACNUR – UNCHR).
La maggior parte dei rifugiati politici è ospitata dalle nazioni più povere del mondo: Pakistan, Iran e Siria sono i Paesi che ospitano il numero più elevato di rifugiati, rispettivamente con 1,9 milioni, 1,1 milioni e 1 milione. Il Pakistan è anche il Paese in cui è più forte l’impatto economico dei rifugiati (710 rifugiati per ogni euro di ricchezza prodotta).
Secondo il Rapporto sono oggi 43.700.000 gli sfollati nel mondo: 15.400.000 sono rifugiati, 27.500.000 coloro che il diritto internazionale definisce n Internally Displaced Person (cioè persona costretta da guerre, persecuzioni o calamità a lasciare la propria terra senza perಠvarcare i confini nazionali) e 850.000 sarebbero i richiedenti asilo.
Particolarmente «desolanti» sono definite dall’UNHCR le 15.500 domande di asilo che riguardano minori non accompagnati provenienti soprattutto da Somalia e Afghanistan ma anche, soprattutto nel 2011, da Libia, Costa d’Avorio e Siria.
Nel presentare i dati contenuti nel Rapporto l’Alto commissario Antonio Gutierres ha definito «preoccupanti le false percezioni relative ai flussi internazionali dei rifugiati e ai paradigmi della protezione». Denunciando l’infondatezza di alcuni timori e le frequenti confusioni tra le questioni relative ai rifugiati e quelle connesse ai fenomeni migratori, Gutierrez ha sottolineato che «sono i Paesi poveri che finiscono per farsi carico dei rifugiati», chiedendo ai Paesi industrializzati di «affrontare questo squilibrio» e di intensificare gli sforzi per aumentare i reinserimenti..
Il Rapporto sottolinea infine come il protrarsi di molti conflitti internazionali renda oggi «prolungata» e cioè di durata superiore ai cinque anni la situazione di molti rifugiati (7.200.000 nel 2010, il numero più elevato di sempre), mentre sono meno di 200.000 coloro che nel 2010 hanno potuto fare ritorno a casa.