Pubblicato il Rapporto annuale sui diritti fondamentali

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L’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (FRA) ha pubblicato il suo Rapporto annuale in cui delinea gli sviluppi giuridici e politici a livello europeo e nazionale del 2010, analizzando gli impegni assunti dagli Stati membri dell’UE a livello internazionale in materia di diritti fondamentali.
Secondo il Rapporto, le tre questioni più urgenti per l’UE in materia di diritti fondamentali sono l’asilo, la situazione delle popolazioni rom e la protezioni dei dati.
In materia di asilo, segnalando con particolare preoccupazione la situazione della Grecia dove le autorità   non riescono a garantire i diritti di accoglienza e asilo, la FRA ricorda che nel quadro del sistema europeo comune di asilo (che dovrebbe essere completato entro il 2012) gli Stati membri dell’UE hanno una responsabilità   condivisa: «Ciಠpotrebbe significare garantire un sostegno adeguato, in termini di risorse umane e finanziarie, agli Stati membri che si trovano alle frontiere esterne dell’UE».
C’è poi l’irrisolta questione dei rom, «il gruppo minoritario nell’UE maggiormente soggetto a discriminazione», con tassi di occupazione da 10 a 30 punti percentuali inferiori rispetto al resto della popolazione nei sette Stati membri coperti dall’indagine (FRA EU-MIDIS). Per migliorare le condizioni di questa minoranza «l’Agenzia continuerà   a svolgere un ruolo chiave nella task force per i rom della Commissione Europea, quale principale fonte di ricerche affidabili, nonchà© di consulenza basata su dati oggettivi».
Nel 2010, ricorda poi il Rapporto, è proseguito il dibattito sulla direttiva dell’UE riguardante la conservazione dei dati e sulla sua conformità   con gli standard dei diritti fondamentali: di fronte alla richiesta giunta da oltre 100 organizzazioni europee di abrogare i requisiti esistenti e di avviare un sistema alternativo, oltre al pronunciamento contrario di alcune Corti costituzionali, la Commissione Europea ha annunciato una revisione della direttiva.
In generale, sulla situazione dei diritti fondamentali nell’UE il Rapporto segnala alcuni miglioramenti quali il carattere giuridicamente vincolante della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, la creazione di un nuovo incarico di commissario europeo il cui portafoglio comprende i diritti fondamentali (affidato alla vicepresidente della Commissione, Viviane Reding), la prima Relazione annuale della Commissione sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali, l’introduzione di misure quali la «lista di controllo dei diritti fondamentali» per garantire che le proposte legislative siano conformi agli standard dei diritti fondamentali, nonchà© l’integrazione della dimensione dei diritti fondamentali in altri settori. Per la prima volta, inoltre, tutti gli Stati membri hanno istituito o designato organismi a livello nazionale incaricati di promuovere la parità   di trattamento. «àˆ difficile, tuttavia, valutare con precisione le tendenze a livello europeo, perchà© talvolta le autorità   nazionali non raccolgono i dati, o li raccolgono con modalità   diverse, il che rende impossibile confrontare i problemi tra gli Stati membri» osserva la FRA, che per risolvere questa situazione sta lavorando allo sviluppo di indicatori dei diritti fondamentali che possano contribuire a registrare i progressi nel corso del tempo.

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