Presentata la prima Relazione sull’Unione della sicurezza

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Il tema della sicurezza è particolarmente sentito dalla Commissione Juncker come risulta sia dall’ultimo discorso sull’avanzamento dell’Unione, sia dalle azioni messe in atto: la creazione di un portafoglio ad hoc; l’adozione dell’Agenda europea sulla sicurezza (successivamente implementata nel suo contenuto); l’avvio di una guardia di frontiera e costiera. Su questa linea di azione si inserisce la presentazione ad inizio ottobre della Prima relazione sui progressi compiuti verso un’Unione della sicurezza efficace e sostenibile, il cui scopo è quello di monitorare periodicamente l’andamento delle scelte europee su temi quali il terrorismo, la criminalità organizzata e la cibercriminalità, nonché quello di evidenziare il lavoro svolto per farvi fronte. I repentini cambiamenti che coinvolgono i singoli Stati e la frammentarietà dei sistemi di sicurezza hanno posto all’Unione europea l’importante sfida di realizzare un quadro comune di azione: la Commissione ha così individuato alcune priorità da perseguire e valutare mensilmente. Innanzitutto nella Relazione è stata sottolineata la necessità di migliorare il quadro giuridico, attraverso: il raggiungimento di un accordo sulla direttiva sulla lotta contro il terrorismo e la revisione sulla direttiva in tema di armi da fuoco; il potenziamento del regolamento in tema di immissione sul mercato e di uso di precursori di esplosivi. Per raggiungere un’Unione della sicurezza è altresì indispensabile l’agevolazione dello scambio di informazioni tra Stati, il potenziamento di gruppi di lavoro, l’implementazione del Centro europeo di antiterrorismo di Europol, l’avanzamento della proposta di legge relativa a un sistema di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS), la prosecuzione dei negoziati in tema di introduzione di nuovi controlli sistematici dei cittadini UE che attraversano le frontiere, infine l’istituzione di ingressi ed uscite dell’UE (EES) per rafforzare la sicurezza sulle frontiere esterne.

La prossima Relazione è attesa per novembre 2016, nella quale verranno illustrate le iniziative delle Istituzioni, i progressi compiuti e quelli da compiere.

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