Premio Arlem ad un’azienda algerina specializzata nell’agricoltura verticale 

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L’azienda agricola verticale algerina, Giardini di Babilonia, fondata dal trentunenne Mokhtar Bouazza e da Beanoumeur Bakhti del team di incubazione aziendale dell’Università Mascara in Algeria ha ricevuto il 7 novembre il premio ARLEM 2025.

L’onorificenza viene assegnata ogni anno dall’Assemblea regionale e locale euromediterranea (ARLEM), che riunisce i politici locali e regionali provenienti dai 43 paesi dell’Unione per il Mediterraneo, tra i quali i membri dell’UE provengono dal Comitato Europeo delle Regioni, in cooperazione con l’Unione per il Mediterraneo (UpM). L’ARLEM è stata istituita nel 2010 proprio su iniziativa del Comitato Europeo delle Regioni (CdR) per promuovere il dialogo e la cooperazione tra le diverse sponde del Mare Nostrum. 

L’attività di Bouazza si basa sull’uso della tecnologia per aumentare le rendite agricole, riducendo al contempo l’impatto ambientale, in particolare l’uso dell’acqua. L’azienda è nata da un programma di business-incubation, portato avanti dall’Università Mascara con il fine di accelerare lo sviluppo di imprese innovative.

L’azienda impiega 12 persone e ha formato 100 agricoltori e imprenditori.

“Questo sistema basato sull’IA consente di risparmiare il 90% dell’acqua e aiuta gli agricoltori a crescere di più, ma in meno spazio: in 300 metri quadrati ci sta ciò che un tempo richiedeva 4 ettari”- spiega Bouazza, fresco vincitore – “Nella mia provincia d’origine algerina, il Mascara, i problemi ambientali hanno inaridito molte aree. Il supporto delle istituzioni locali ci ha portati a chiedere: come possiamo riportare la vita in questa terra? È qui che è entrata in gioco la tecnologia dei Giardini di Babilonia”. 

Per Joško Klisović (copresidente della riunione plenaria dell’ARLEM), che parla a nome del Comitato europeo delle regioni: “Questo riconoscimento celebra il potere dei giovani e delle comunità locali di guidare la transizione verde e digitale nel Mediterraneo. Il progetto di Mokhtar dimostra che quando le università, le autorità locali e gli imprenditori lavorano fianco a fianco, possono trasformare le idee in posti di lavoro, sostenibilità e speranza”.

Per saperne di più: leggi la notizia sul sito del Comitato Europeo delle Regioni

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