Piani nazionali e ruolo della conoscenza

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Il nuovo partenariato per la crescita e l’occupazione che si sta delineando non ha più nulla a che vedere con la Strategia di Lisbona; questa la dichiarazione del portavoce del Commissario All’industria Gàƒâ€¦à‚±nther Verheugen basata sui contenuti dei primi Piani Nazionali Lissbina già   presentati da Finlandia, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Slovenia, Spagna, Paesi Bassi e Estonia. La maggior parte dei piani nazionali sarà   depositata alla Commissione a fine ottobre, con l’eccezione di Germania e Polonia Paesi ai quali il documento non era stato riscchiesto nel rispetto delle scadenze elettorali dell’autunno. La Commissione valuterà   i documenti nazionali e pubblicherà   nel gennaio 2006 un rapporto di valutazione, proseguendo nel contempo le azioni già   intraprese per il miglioramento della competitività   in funzione della creazione di crescita e occupazione (27 ottobre 2005).
Il Parlamento europeo, intanto, ha adottato il rapporto»Educazione pietra angolare del processo di Lisbona»sottolineando che per far fronte alla concorrenza dei Paesi emergenti, L’UE dovrà   puntare sull’educazione e sulla conoscenza. Gli eurodeputati chiedono che il settore della formazione sia dotato di risorse adeguate dalle prospettive finanziarie 2007-2013 e che il programma «Educazione e formazione 2010» sia messo in atto al più presto.
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