Partenariato orientale: la proposta della Commissione per un’agenda al 2025

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Sarà dibattuta nel corso del summit previsto nel dicembre 2021

La Commissione europea e l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza hanno recentemente presentato una proposta di implementazione per la cooperazione tra l’UE e i Paesi appartenenti al cosiddetto “Partenariato Orientale” nell’ambito della Politica di vicinato: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Repubblica di Moldova, Ucraina.

La proposta mira a tradurre in azioni concrete quanto concordato dall’UE e dai Paesi del partenariato nella comunicazione congiunta “La politica del partenariato orientale dopo il 2020: rafforzare la resilienza – Un partenariato orientale vantaggioso per tutti” e nelle relative conclusioni del Consiglio europeo, prodotte tra il 2019 e il 2020.

I cinque obiettivi strategici a lungo termine individuati nelle precedenti intese – economie resilienti, sostenibili e integrate, istituzioni responsabili, stato di diritto e sicurezza, resilienza ambientale e ai cambiamenti climatici, trasformazione digitale, società eque e inclusive – saranno implementate grazie ad un piano di investimenti da 2,3 miliardi di euro che si stima in grado di mobilitare fino a 17 miliardi di euro in investimenti pubblici e privati.

Tra i principali risultati attesi entro il 2025, rientrano la costruzione o il miglioramento di oltre 3.000 chilometri di strade e ferrovie, la riduzione dei consumi energetici di almeno il 20% in 250mila abitazioni private e la creazione di progetti di mobilità per 70mila giovani studenti e ricercatori.

La proposta sarà oggetto di confronto tra l’UE e i Paesi del partenariato nell’ambito della conferenza programmata per dicembre 2021.

Per approfondire: il comunicato della Commissione

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