Nasce il Fondo sociale europeo per la globalizzazione

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Su iniziativa del Presidente Barroso e del Commissario per gli Affari Sociali Spidla, la Commissione ha adottato, lo scorso 1 Marzo, il regolamento di istituzione del Fondo Sociale Europeo per la globalizzazione, volto a fornire un aiuto ai lavoratori che hanno perso un impiego in seguito a casi di ristrutturazione di imprese. Secondo Barroso, la creazione del Fondo incentiva la conquista di un equilibrio tra la flessibilità   e la sicurezza nel mondo del lavoro di fronte alle crescenti sfide della globalizzazione e promuove la responsabilità   sociale e la solidarietà  . Possono accedere al nuovo Fondo gli Stati membri che apportino chiare prove di una perdita rilevante di posti di lavoro (il licenziamento deve coinvolgere come minimo 1000 persone); puಠbeneficiarne un numero massimo di 50000 lavoratori in un arco di tempo di 18 mesi. Sia la Confederazione europea dei sindacati sia le Camere di Commercio europee hanno criticato il regolamento: se la CES denuncia lo scarso coinvolgimento delle parti sociali nella gestione del Fondo e lo considera insufficiente (quota massima annuale di 500 milioni), Eurochambres sostiene che tale Fondo rischia di accavallarsi a risorse dell’Unione preesistenti (il Fondo Sociale Europeo in primis) e lo giudica non risolutivo, non indirizzando le risorse a disposizione verso ambiti chiave per la crescita futura dell’UE quali lo spirito imprenditoriale, la ricerca e lo sviluppo.
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