Migrazione legale: nuove proposte della Commissione UE

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Sebbene siano i singoli Paesi UE a decidere se e quanti migranti legali accogliere, l’Unione europea può intervenire a loro sostegno armonizzando le condizioni previste per l’ingresso e il soggiorno di cittadini provenienti da Paesi extra-UE. 

In seguito all’invito rivoltole dal Parlamento europeo nel 2021, la Commissione europea ha presentato nuove proposte per l’agevolazione della migrazione legale verso l’UE allo scopo promuovere ulteriormente l’armonizzazione tra i sistemi dei diversi Paesi membri, tutelare diritti fondamentali e parità di trattamento e ridurre gli oneri burocratici. 

Le nuove proposte prevedono, in primo luogo, la revisione delle direttive sul permesso unico e sui soggiornanti di lungo periodo, allo scopo – rispettivamente – di rendere il processo di rilascio del permesso più rapido per i richiedenti e per i datori di lavoro e di semplificare le condizioni per l’ammissione. 

In secondo luogo, con l’intento di venire incontro alle esigenze del mercato del lavoro, la Commissione ha proposto l’istituzione di una piattaforma e di uno strumento di abbinamento in grado di incrociare competenze e offerte di lavoro, prevedendo l’avvio entro l’estate di un primo progetto pilota volto ad agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei rifugiati ucraini. 

Infine, la Commissione ha annunciato le priorità per la futura esplorazione di nuove modalità di migrazione legale verso l’Unione, individuandole in tre diverse aree di intervento: assistenza, gioventù e innovazione. 

Per approfondire: il comunicato della Commissione europea

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