Nell’UE il 5% dei lavoratori dichiara di essere retribuito «fuori busta paga», percentuale che varia dal 3% o meno nella maggior parte dei Paesi continentali a oltre il 10% in alcuni Stati dell’Europa centrale e orientale. La Commissione europea propone dunque di intensificare la lotta contro il lavoro «non dichiarato».
Secondo la Commissione, che ha pubblicato una relazione sul tema, il lavoro nero rappresenta un problema che ostacola l’azione dell’UE nel raggiungimento degli obiettivi di occupazione e crescita. Per questo, identifica i principali fattori di spinta dell’economia informale, definisce metodi efficaci per ridurne l’ampiezza e propone una serie di misure di controllo a livello europeo e nazionale.
Dalla prima indagine Eurobarometro effettuata in materia, emerge la persistenza del lavoro informale in tutti gli Stati membri dell’UE. «Nessun segnale consente di concludere che tale fenomeno sia in diminuzione, al contrario in taluni settori e in talune forme di lavoro esso sembra crescere. Sebbene in contesti nazionali siano state intraprese iniziative riuscite di lotta contro il lavoro non dichiarato, occorre intensificare il nostro approccio e agire in modo più decisivo in tutta l’UE» dichiara il commissario europeo responsabile per Occupazione e Affari sociali, Vladimà r àƒâ€¦à‚ pidla, sottolineando come «l’economia sommersa pregiudica il finanziamento dei sistemi di sicurezza sociale, ostacola buone politiche economiche e puಠcomportare un dumping sociale».
Varie le proposte della Commissione per contrastare il lavoro informale, tra queste: ridurre l’imposizione fiscale sul lavoro e diminuire l’onere amministrativo; riesaminare, da parte degli Stati membri, le disposizioni transitorie che limitano la mobilità dei lavoratori dei nuovi Stati membri; facilitare gli scambi di buone prassi; predisporre una piattaforma europea di cooperazione tra gli ispettorati del lavoro; tener conto dei problemi del lavoro non dichiarato nei principi comuni di flexicurity; associare attivamente i rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro alla lotta contro il lavoro non dichiarato.