La Commissione europea e l’Alto Rappresentante hanno presentato un nuovo pacchetto sulla mobilità militare, con l’obiettivo di rendere più rapidi e sicuri gli spostamenti di truppe e mezzi in Europa e rafforzare la prontezza difensiva dell’UE.
Entro il 2027 l’UE punta a creare un vero e proprio “Schengen militare”, uno spazio in cui il trasferimento di personale e attrezzature militari sia rapido, coordinato e sicuro. Il pacchetto introduce norme armonizzate per i movimenti transfrontalieri, con tempi di autorizzazione ristretti e procedure doganali semplificate, e un nuovo quadro di emergenza, EMERS (Sistema europeo di risposta rafforzata alla mobilità militare), che consente l’accesso prioritario alle infrastrutture in caso di crisi o missioni UE/NATO. Infrastrutture strategiche più resilienti grazie a investimenti mirati su corridoi chiave, sicurezza informatica ed energetica, mentre le capacità di mobilità militare potranno essere condivise tramite una riserva europea di solidarietà e un futuro sistema digitale. La governance sarà rafforzata attraverso un nuovo gruppo dedicato al trasporto militare e un comitato TEN-T (Rete Transeuropea di Trasporto) potenziato per monitorare la prontezza e coordinare le operazioni.
Parallelamente, la Commissione ha lanciato una tabella di marcia per modernizzare l’industria della difesa europea, accelerando l’adozione di tecnologie avanzate e valorizzando start-up e PMI innovative. L’esperienza della guerra in Ucraina ha evidenziato quanto rapidamente strumenti come intelligenza artificiale, droni, sistemi quantistici e soluzioni spaziali stiano trasformando il campo di battaglia, rendendo essenziale un ecosistema di difesa agile e resiliente.
Il regolamento sulla mobilità sarà successivamente esaminato da Parlamento e Consiglio europeo, mentre le azioni per rafforzare l’industria della difesa partiranno subito, nel quadro del Libro bianco “Prontezza 2030” e del piano ReArm Europe, coerenti con gli standard NATO.
Per saperne di più: La Commissione si muove verso “Schengen militare” e la trasformazione dell’industria della difesa













